LE TRE SCATOLE DIVENTANO DUEImmaginiamo ora di
eliminare il settore estero. Perché lo eliminiamo?
Vi ricordate il consiglio del Capitano del
capitolo 1? Messo alle strette dagli isolani, che pretendevano che spendesse più di quanto prelevava dalle loro tasche con le tasse, aveva suggerito loro di procurarsi i soldi commerciando con l'estero. Sennonché gli isolani, già in cattive acque finanziarie a causa delle tasse, non erano riusciti a sostenere le spese necessarie per mettere su le loro aziende ed a fronteggiare la concorrenza delle altre isole, per cui molti di essi erano falliti.
Quindi il suggerimento del Capitano si era rivelato pessimo e lo aveva fatto apparire un bieco tiranno, del tutto incurante del malessere e del disagio dei cittadini. Per questo, come abbiamo visto, era stato costretto a correre ai ripari.
Gli isolani hanno dunque capito a loro spese che il settore estero è troppo imprevedibile ed aleatorio perché si possa basare su di esso un'economia sana.
Di fatto, le forze in gioco sono due: il settore pubblico e quello privato: proprio per questo possiamo permetterci di riscrivere l'equazione eliminando il settore estero:
(I - S) + (G - T) = 0
Ora, riflettiamo:
se il settore privato accumula surplus (è in attivo), necessariamente, perché sia rispettata l'equazione, il settore pubblico deve incorrere in un deficit (essere in passivo). Questa è una necessità aritmetica, in quanto la somma del bilancio dei due settori è pari a 0.
Naturalmente è vero anche il contrario:
se il settore pubblico accumula surplus (è in attivo), necessariamente, perché sia rispettata l'equazione, il settore privato deve incorrere in un deficit (essere in passivo).
Quindi "fa lo stesso" quale dei due settori è in passivo? Nemmeno per sogno!
Infatti,
se il settore privato spende più di quanto incassa, si impoverisce, mentre questo non accade al settore governativo di uno Stato con moneta sovrana, perché esso può creare moneta, mentre i privati no.
Il settore pubblico può dunque spendere a deficit e creare risparmio per il settore privato senza impoverire nessuno.
Compito di uno Stato degno di questo nome sarebbe quello di immettere in circolo la giusta quantità di moneta: "giusta" vuol dire sufficiente per promuovere la piena occupazione, rilanciando così l'economia, e permettere alla popolazione di risparmiare qualcosa, senza generare inflazione. Naturalmente, come avrete ormai capito, questo con l’euro è impossibile, perché lo Stato non lo emette, ma lo utilizza soltanto, prendendolo in prestito: lo Stato è diventato come un privato che, se spende 100, deve incassare 100 in contropartita (pareggio di bilancio).
Questo obiettivo, come ormai sappiamo, è deleterio per il benessere della popolazione, che sarà impoverita regolarmente di anno in anno dallo Stato. Sarebbe sostenibile solo nel caso in cui si esportasse molto più di quanto si importa, facendo rientrare in gioco il settore estero e compensando con il deficit di tale settore il surplus dei settori privato e pubblico.
Esempio:
il settore privato spende 10 e risparmia 20; il governo spende 30 e incassa 20 di tasse; esportiamo 40 e importiamo 30:
(10 - 20) + (30 - 20) + (40 - 30) = 0
-20 + 10 + 10 = 0
Ma questa evenienza, oltre ad essere legata a troppe variabili per poter fare affidamento su di essa, è attualmente, per la maggior parte dei paesi europei, inattuabile: molti di essi infatti, fra cui proprio l'Italia, basavano le loro esportazioni sulla
svalutazione competitiva, che con l'euro è stata resa impossibile; in pratica solo la Germania ce la può fare, perché gode di un euro tedesco super scontato e per rendere competitive le proprie esportazioni ha adottato politiche di drastica deflazione degli stipendi dei suoi lavoratori. Lo stesso ministro Grilli ha affermato: “La Germania, se avesse ancora il marco, lo avrebbe visto schizzare verso l’alto e si sarebbe preoccupata per le sue esportazioni”.
Meno male che c’è l’euro che rende la vita facile alla Germania, mentre costringe alla disperazione milioni di persone nel sud-Europa!
http://arjelle.altervista.org/Economiaascu...coeprivato2.htmEdited by Arianna… - 10/2/2013, 17:16