Economia e Potere

Critiche (costruttive) ad alcuni assunti della MMT, [argomento molto interessante]

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Arianna…
view post Posted on 4/11/2013, 01:48 by: Arianna…     +1   -1
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Alex Freedom:
Cito il documento tratto dal sito MeMMT.info intitolato "Come si finanziava l'Italia prima del divorzio...": "Prima del divorzio i canali di finanziamento del Tesoro presso la Banca d’Italia erano sostanzialmente due. Il primo era il cosiddetto Conto corrente di Tesoreria. Esso era un vero e proprio conto corrente bancario detenuto dal Tesoro presso la Banca d’Italia già a partire dal dopoguerra [...] I provvedimenti del 1948 prevedevano che ogni qual volta dalla situazione mensile della Banca d’Italia risultasse uno sbilancio a debito del Tesoro superiore al limite prestabilito la Banca stessa ne desse comunicazione immediata al Ministro del Tesoro per gli opportuni provvedimenti. Qualora l’indebitamento al Tesoro non fosse rientrato nei limiti di legge entro 20 giorni dalla suddetta comunicazione, la Banca d’Italia non doveva dare corso a ulteriori pagamenti di tesoreria fino a quando, a seguito di introiti o versamenti fatti dallo stesso Tesoro, lo sbilancio del conto corrente non fosse rientrato nel limite [...] In pratica, come ricorda l’attuale Presidente della Bce, Mario Draghi, il Tesoro aveva la possibilità di attingere a un’apertura di credito di conto corrente presso la Banca per il 14 per cento delle spese iscritte in bilancio il Tesoro poteva spendere sopra le proprie entrate utilizzando un ‘diritto di scoperto’ sul conto accentrato presso l’Istituto di emissione; diritto consentito fino al 14 per cento della spesa di bilancio. Il secondo canale di finanziamento del Tesoro presso la Banca d’Italia fu introdotto con la riforma del mercato dei Bot (Buoni ordinari del Tesoro) del 1975. A partire da quella data, come ricorda il solito Draghi, la Banca d’Italia si era impegnata ad acquistare alle aste tutti i titoli non collocati presso il pubblico, finanziando quindi gli ampi disavanzi del Tesoro con emissione di base monetaria”.
A me sembra che né l'uno né l'altro sistema di finanziamento corrisponda ad un accredito diretto da parte dello Stato nei conti correnti tramite creazione tout court di denaro: nel primo caso infatti si tratta di una linea di credito in scoperto di c/c che va ripianato con le entrate (quindi non c'e nuova creazione di denaro al netto, ma solo un anticipo di spesa, che peraltro ha un limite), nel secondo si tratta della classica emissione di TDS legati alla creazione di nuova moneta. Io sostengo invece che lo Stato debba spendere creando nuova moneta senza passare dai TDS che implicano il meccanismo del debito, sulle cui conseguenze negative mi sono più volte espresso.
Io ritengo che l'affidamento ad un isitituto terzo del monopolio di emissione della valuta costituisca una sottrazione di sovranità monetaria allo stato. Spero di aver chiarito il dubbio sul cortocircuito a cui facevi riferimento, se invece trovi altre imprecisioni nel mio ragionamento magari fammele notare così imparo cose nuove.

Lorenzo Carità Morelli:
Quell'articolo è molto interessante, Alex, ma infatti non esiste la creazione di denaro elettronico da parte dello stato. La legge attualmente permette al tesoro solo creazione di monete e in alcuni casi banconote. Lo stato, qualsiasi, con o senza sovranità, spendendo accredita al netto i depositi bancari in aggregato, e le riserve bancarie in aggregato, che è diverso, perchè non crea niente, ma addebita il suo conto di riserva..il punto quindi si sposta da un'altra parte.. come si accredita il conto di riserva dello stato?!... qui c'è un cortocircuito logico.

Alex Freedom:
A mio avviso dovrebbe esistere la creazione di denaro elettronico da parte dollo stato (questa è quella che ioo chiamo piena sovranità monetaria) Detto ciò, però, mi interessa molto seguire il tuo ragionamento (io sono una persona che ha grossa sete di sapere, per cui se riusciamo ad approfondire bene insieme ne sono felicissimo!!!)... ok, il punto passa a "come si accredita il conto di riserva dello stato?" Mi pare di capire che si accredita o con le entrate (tasse ecc...) o con l'emissione di TDS. Mi sbaglio io? E' interessante capire perché qui sta il nodo centrale della questione.

Lorenzo Carità Morelli:
Sì, al momento è così che si accredita il conto del tesoro, anche se mmt ti dice che la tassa è moneta dei depositi bancari e sparisce dai depositi aggregati. Ma in realtà allo stesso tempo l'imposizione stessa provoca movimentazione delle riserve dalla banca al conto del tesoro!
Un accreditamento del conto del tesoro è un'entrata nel bilancio, un addebitamento del conto del tesoro è un'uscita. la mmt non spiega come funzionerebbe la spesa in caso di creazione di denaro elettronico ex novo da parte del tesoro... per me lo strumento tds ha una sua utilità invece anche come possibile metodo di "copertura" del deficit in quanto vi è un minore impatto potenziale dato dall'aumento di moneta ad ogni voce di "spesa extra gettito", specialmente in fase di espansione.

Alex Freedom:
Bene! Credo che abbiamo centrato il punto. Questa modalità di spesa e conseguente accreditamento del conto del tesoro porta con sé tutti quesgli elementi pericolossisimi e negativi che ho illustrato nel mio post iniziale. Gli hai dato un'occhiata? Condividi i rischi che evidenzio io? Poi, se in determinati momenti storici uno stato dotato del monopolio di emissione del denaro decida per altri motivi/scopi (che comprendo molto bene, ad esempio stimolare i cittadini affinché il risparmio privato rimanga nei confini dello stato anziché andare all'estero) di emettere TDS è un altro conto. L'importante è che il sistema monetario non sia strutturato in un modo tale da implicare matematicamente un debito progettato per espandersi per sempre. Rimando al post iniziale per l'analisi di tutti gli impatti/conseguenze che un sistema di questo tipo implica per spiegare la mia fermezza nel volerlo cambiare radicalmente!
 
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10 replies since 1/11/2013, 11:41   667 views
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