Economia e Potere

Critiche (costruttive) ad alcuni assunti della MMT, [argomento molto interessante]

« Older   Newer »
  Share  
Arianna…
view post Posted on 2/11/2013, 12:03 by: Arianna…     +1   -1
Avatar

Senior Cat

Group:
Administrator
Posts:
17,188
Reputation:
+6

Status:


Ancora Alex Freedom, invitato da Angelo Carbone a dare un'occhiata alla legge bancaria mussoliniana del 1936:

Ho dato un'occhiata alla Legge del 1936... già sarebbe un bel risultato da ottenere. Provo a spiegare dove andrei oltre: io non condivido che l'emissione di moneta venga affidata ad un istituto diverso dallo Stato (sia pur congegnato come definito nel testo di Legge) perché potenzialmente ha già le basi per arrivare alla situazione che viviamo oggi.
A mio avviso il baco del debito deve essere estirpato definitivamente (per me non dovrebbe esistere neanche come partita di giro perché è già potenzialmente pericolosa e in ogni caso obbliga ad un'emissione di moneta superiore al necessario perché implica la quota per gli interessi).
Ti scrivo come strutturerei io, magari fammi sapere se ti trovi d'accordo o, in caso contrario, cosa non condividi della mia proposta.
Va sancito e realizzato in modo definitivo il concetto di sovranità monetaria: lo Stato deve essere l’unico monopolista legale di creazione/emissione del denaro.

Perché ciò avvenga è necessario abolire definitivamente la creazione di debito pubblico, stabilendo una volta per tutte che lo Stato deve creare direttamente il denaro che ha bisogno di spendere, senza passare dall’emissione di Titoli di Stato. Questi ultimi sono infatti un retaggio anacronistico appartenente al sistema del gold-standard (piuttosto che convertire il denaro in oro si preferiva riconoscere un interesse sulla moneta posseduta), che porta con sé conseguenze molto negative sul sistema economico di un paese: il debito pubblico, anche laddove non rappresenti un problema strettamente tecnico in termini di potenziale default, comporta da un lato la concentrazione di denaro e di potere in poche mani e dall'altro l'obbligo implicito di continua espansione della base monetaria, che quindi di fatto viene sottratta al controllo governativo.
Se infatti è vero che lo Stato potrà sempre onorare i propri pagamenti, è altrettanto vero che ciò potrà avvenire esclusivamente mediante la continua emissione di nuovo debito che va ad aggiungersi al precedente (quando viene creato nuovo denaro tramite l'emissione di titoli di stato, la quota necessaria a coprire l'interesse su tali titoli non viene creata contemporaneamente e ciò comporta necessariamente che l'offerta di moneta dovrà sempre crescere esponenzialmente solamente per coprire l'interesse dovuto sul denaro già esistente). Questo genera un arricchimento spropositato dei banchieri internazionali. Infatti ogni anno vengono fatti centinaia di miliardi di dollari di profitti dagli istituti bancari prestando denaro ai governi (tramite la compravendita di titoli di stato). L’elite bancaria internazionale è diventata così favolosamente ricca semplicemente ottenendo il controllo dell’emissione delle monete nazionali intrappolando i grandi governi nazionali in una colossale spirale di debito.
Inoltre, questo continuo obbligo di espansione della base monetaria comporta necessariamente una voce di spesa per interessi passivi sullo stesso, che è la parte di spesa più negativa perché non legata a beni e servizi reali.
La diretta, o per lo meno fortemente rischiosa, conseguenza è un’inflazione quasi automatica, proprio perché il denaro necessario al pagamento degli interessi non è correlato a beni e servizi reali.
Infine, un altro importante rischio potenziale collegato all’esistenza del debito pubblico è rappresentato dalla possibile presenza di ricatti politici legati al livello del debito: un esempio concreto è rappresentato dal caso degli Stati Uniti, che sono stati più volte vicini al default ed hanno avuto una settimana di shutdown (paralisi completa di tutto il settore pubblico) proprio a causa del mancato accordo sul tetto del debito.
Per tutte queste ragioni, lo Stato dovrà emettere direttamente la propria valuta, totalmente esente da debito.
Riguardo al sistema bancario commerciale la vedo così.
Premesso che l’attività di concessione del credito è fondamentale nell’economia di un paese (oggi il cosiddetto credit crunch sta soffocando tantissime attività produttive), va ridefinito tutto il sistema bancario, innanzitutto reintroducendo la legge che separi le banche commerciali dalle banche d'affari e speculazione, per tutelare i risparmi dei cittadini, ma prevedendo anche l’eliminazione del potere di creare denaro dal nulla per gli istituti bancari privati.
In virtù del principio sopraesposto, secondo il quale lo Stato deve essere l’unico monopolista legale di creazione/emissione del denaro, le banche commerciali svolgeranno prevalentemente funzioni di deposito del denaro, nonché di sportello, bancomat ecc., e potranno concedere prestiti solo mediante l’utilizzo di capitale proprio, avendo quindi l’obbligo di mantenere una riserva del 100% o sottoscrivendo accordi con i propri correntisti che decidessero di partecipare all’attività di concessione del credito tramite i propri risparmi.
L’attività di prestito attraverso nuova creazione di denaro (ad. esempio la concessione di mutui o le aperture di credito alle imprese ecc.) verrà svolta direttamente dallo Stato, attraverso Istituti pubblici.
In questo modo lo Stato stesso potrà coordinare questa attività con quella di emissione primaria, evitando pericolosi rischi in termini di inflazione, concentrazione di denaro e di potere.


Edited by Arianna… - 2/11/2013, 18:32
 
Top
10 replies since 1/11/2013, 11:41   667 views
  Share