Economia e Potere

Il MES: un altro passo verso l'oligarchia, [di Alfredo Cosco]

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Arianna…
view post Posted on 26/4/2013, 16:09 by: Arianna…     +1   -1
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VIII
RIEPILOGO FINALE
 

E’ importante, nonostante le molte cose dette, mantenere bene a mente le acquisizioni fondamentali a cui siamo giunti. Le riassumerò, prescindendo dal possibile impatto che la sentenza della Corte Costituzionale tedesca potrà avere anche nella disciplina del MES per gli altri Paesi. Considererò quindi il modello originario previsto dal Trattato sul Mes.
Le cose fondamentali che dobbiamo tenere presenti sul MES sono le seguenti:

  • Il MES - presentato volgarmente come “Fondo salva Stati”- non è  un semplice fondo, ma un organismo intergovernativo permanente la cui sede è Lussemburgo.
  • Gli Stati partecipanti al MES (tutti quelli dell’eurozona) devono versare una quota di partecipazione al suo fondo (per l’Italia 125 miliardi). Questa quota si divide in versamenti da fare necessariamente, e un’altra parte come debito “garantito” da versare in caso di necessità. Ma si tratta di “necessità” che quasi certamente si presenteranno molto presto. Il Consiglio dei Governatori può esigere in qualsiasi momento il versamento del capitale sociale non ancora versato, e i Paesi membri dovranno obbedire entro sette giorni dalla richiesta-ordine.
  • Il Consiglio dei Governatori ha facoltà di aumentare in qualsiasi momento il capitale del MES. Può farlo indefinitamente, senza limiti di tempo o di capitale massimo raggiungibile. Quindi i Paesi membri potranno essere costretti all’infinito ad ulteriori esborsi oltre al capitale iniziale. E anche per questi, lo Stato deve eseguire la richiesta senza alcuna obiezione o approvazione degli organi parlamentari e governativi interni, e sempre entro sette giorni dalla richiesta.
  • Il tipico Stato indebolito dell’eurozona, per pagare la sua quota di adesione (e le quote corrispondenti ad eventuali aumenti di capitale futuri), sarà inevitabilmente costretto a tagliare i servizi sociali e a indebitarsi ulteriormente. Quindi un meccanismo che viene spacciato come una garanzia per la crisi dei debiti sovrani, inizia con un obbligo di indebitamento, e con l’eventualità di un indebitamento costante, “a richiesta”.
  • Il MES "aiuta" gli Stati in grave difficoltà economica non con fondi a titolo perduto o a rimborso parziale, ma con veri e propri prestiti ad interesse. Quindi, si tratta di un aiuto che aumenterà ulteriormente il debito degli Stati “beneficiati”.
  • Questi prestiti vengono forniti in cambio di “rigorose condizioni” da attuare: ovvero brutali condizioni di massacro sociale e ulteriori riduzioni della propria sovranità statale. Quindi, io Stato mi indebito per partecipareal MES; questo indebitamento contribuirà alla mia prossima crisi; per "aiutarmi" mi faranno degli ingenti prestiti, e quindi il mio debito aumenterà ulteriormente; e questi prestiti saranno legati a diktat feroci che mi impoveriranno ulteriormente, spappoleranno ancora di più i miei servizi sociali, indeboliranno la mia capacità economica, renderanno ancora più disperati i miei cittadini.

euro-cappio

  • Il Mes può anche “aiutare” gli Stati con l’acquisizione dei loro titoli di Stato rimasti invenduti. Anche in questo caso, mentre per fare parte del MES io Stato mi sveno a fondo perduto, con l’acquisizione dei titoli dei miei titoli di Stato ricevo denaro a titolo di debito con interessi.
  • E’ prevista la possibilità che il MES possa impiegare i suoi fondi per salvare banche private.
  • Il MES gode di un regime di assoluto privilegio e immunità. I suoi membri non sono sottoponibili a giudizio. Le sue decisioni non sono appellabili o sindacabili. I suoi atti sono segreti. I suoi locali e proprietà sono inviolabili e godono dell'esenzione fiscale.
Ho iniziato questa analisi del MES con una storiella semplificativa. Ora che siamo arrivati alle battute finali, ci può stare una citazione, ancora più semplificativa, di Marco Pizzuti, che parlando del funzionamento del MES riassume così la situazione:
Voi mi affidate i vostri soldi e poi li gestisco alle seguenti condizioni:
1- non avete diritto di chiedermi delucidazioni su come li spendo e non potete effettuare nessun tipo di controllo sulla mia gestione. Decido io quali informazioni darvi e con quali modalità;
2- oltre all’importo iniziale, siete obbligati a versarmi anche tutte le successive somme aggiuntive che vi richiederò;
3- se avrete bisogno di un prestito, deciderò io se concedervelo e a quali condizioni;
4- nel caso emergano degli illeciti finanziari, delle irregolarità o anche dei crimini gravissimi, non potrete denunciarmi, a meno che non sia io stesso ad autorizzarvi.
Accettate?
E tutti i Paesi dell’eurozona hanno risposto “SI'” a questa domanda.
Come ha ben detto Paolo Barnard, il MES non va visto da solo, come se si trattasse di un mostro uscito fuori dal nulla. Dal precedente testo che ho scritto sulle tematiche europee (dove analizzavo fondamentalmente il sistema dell’euro e dei trattati, con alcuni riferimenti anche al Fiscal Compact) emerge chiaramente che il MES è solo una delle ultime creazioni del sistema europeo.
Considerando complessivamente le sue modalità di funzionamento e vedendolo in connessione anche col Fiscal Compact e il sistema dell’euro, siamo in grado di potercela fare noi una domanda: se questo ulteriore meccanismo serva davvero a garantire la “stabilità” dei Paesi dell’euro, a evitare tracolli finanziari, a salvaguardare i cittadini e tutte le altre cose che vengono ripetute incessantemente, o se lo scopo non sia esattamente l’opposto: ovvero DESTABILIZZARE IN MANIERA CRESCENTE LA CAPACITA’ ECONOMICA E IL TESSUTO SOCIALE DEGLI STATI EUROPEI, IMMETTERLI IN UNA SPIRALE CRESCENTE DI DEBITI PER AFFRONTARE I QUALI SARANNO COSTRETTI A STIPULARE ALTRI DEBITI E A CEDERE FINO ALL’ULTIMO GRAMMO DI SOVRANITA’.
Dobbiamo chiederci allora se tutto quello cui stiamo assistendo, se questo labirinto di normative, regolamenti, trattati, diktat, istituti e organismi via via più complessi, non abbiamo come fine la cancellazione di ogni dimensione nazionale e di ogni potere democratico, al fine di arrivare ad una oligarchia europea fondata sul potere del denaro.
Questa domanda abbiamo il dovere di porcela. Un dovere che è anche una responsabilità verso tutti i cittadini del nostro Paese e tutti i popoli d’Europa.



Scritto da Alfredo Cosco il 10 aprile 2013 e pubblicato su:
www.italianopercaso.it/il-mes-mecca...so-loligarchia/
 
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8 replies since 16/4/2013, 01:11   518 views
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