Economia e Potere

Il MES: un altro passo verso l'oligarchia, [di Alfredo Cosco]

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Arianna…
view post Posted on 21/4/2013, 15:01 by: Arianna…     +1   -1
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IV

ALTRI SOGGETTI PARTECIPANTI 

In questo meccanismo già abbastanza preoccupante del suo, entrano altri soggetti “preoccupanti”.Pochi sanno, ad esempio, che l’accesso al “credito” del Paese membro in difficoltà deve essere approvato dalla BCE. Essa farà un’attenta valutazione del Paese “richiedente”, un po’ come fanno le banche quando gli chiedi un mutuo. Se essa valuterà che lo Stato non dà attualmente garanzie di essere in grado di ripagare il prestito, il prestito potrà essere erogato solo con il coinvolgimento del settore privato. Ovvero, i creditori privati dovranno accettare una riduzione del valore dei loro crediti. Ma nel caso che questo avvenga e il prestito venga concesso, le condizioni imposte allo Stato saranno ancora più rigide e feroci.
Ma non è solo la BCE a entrare nel meccanismo del MES: seppure in modo più attenuato, viene aperta la porta anche al Fondo Monetario Internazionale (FMI).
Il MES coopererà strettamente con il Fondo monetario internazionale (FMI) nel fornire un sostegno alla stabilità finanziaria dell’eurozona e la partecipazione attiva del FMI è prevista sia a livello tecnico che finanziario. Emblematica del riconoscimento di un ruolo all’FMI è la disposizione per la quale lo Stato membro della zona euro che richiederà l’assistenza finanziaria dal MES dovrà rivolgere, ove possibile, richiesta analoga al FMI. Inoltre lo Stato membro “accetta che lo status di creditore privilegiato del FMI prevalga su quello del MES.” (Premesse, comma 8 e13).
Era giusto naturalmente coinvolgere l’FMI, dopo l'onorata carriera di avvoltoio economico conquistata in decenni di onorata usura imposta tramite meccanismi di indebitamento fraudolento a molti Paesi di Africa, Asia e Sudamerica. 

vulture

La presenza di soggetti tecnocratici è implementata anche dalla presenza di “membri osservatori”. Nelle riunioni per la valutazione di decisioni importanti del MES lasciate alla votazione dei 17 Governatori, sono presenti come “membri osservatori” anche:
- il membro della Commissione Europea responsabile per gli Affari economici e monetari;
- il Presidente dell’Eurogruppo (un club informale di questi 17 ministri delle Finanze);
- il Presidente della Banca Centrale Europea.
La previsione di questo tipo di osservatori avrebbe una motivazione di “influenza” su personaggi ancora in qualche modo legati a un “filo politico” come sono i ministri delle finanze che costituiscono il Consiglio dei governatori. Giorgio Fiorescrive: “I neoministri delle Finanze sono generalmente felici di essere arrivati così in alto nella loro carriera ma entrano in un mondo che conoscono poco o affatto. È il microclima delle istituzioni finanziarie internazionali e dei numeri con infiniti zero. Può bastare un momento di distrazione per sbagliarsi di decine di miliardi di euro (…). Questi ministri appena nominati costituiscono una preda facile per i consulenti della BCE e dal FMI, che vengono a spiegare loro come funziona e cosa ci si aspetta da un buon ministro delle Finanze.”
Guardando anche qui le disposizioni sul Mes, in connessione col Trattato “fratello” del Fiscal Compact - di cui ci siamo occupati in altra sede - emerge la costante presenza della Troika (Commissione Europea, BCE, FMI).
Ma oltre a questi soggetti “tecnocratici”, è prevista anche la presenza di “soggetti privati” nelle stanze decisionali del Mes. E questo è un altro dei (tanti) punti oscuri del trattato. Il Mes avrà facolta di attingere liquidità dal mercato esterno, di finanziasi con capitali di privati e organizzazioni finanziarie (banche di affari come Goldman Sachs, fondi di investimento, assicurazioni, ecc.) che potranno a quel punto dire la loro nella discussione sulle politiche economiche da imporre agli Stati.



Edited by Arianna… - 26/4/2013, 14:53
 
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