Economia e Potere

Se questa è la scuola italiana..., [Dio ce ne scampi]

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view post Posted on 25/2/2013, 17:03     +1   -1
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Condivido con voi la mia recentissima esperienza.
Insegno in un Liceo classico in provincia di Torino, ed ho avuto in sorte una classe di quindicenni particolarmente brillanti e curiosi, i quali molto presto hanno incominciato a farmi domande di economia, perché non riuscivano a comprendere le dinamiche dell'Unione Europea e dell'euro e non capivano i motivi della crisi in atto.
Io, reduce dai summit e dagli incontri di Rimini, Milano, Venezia, Cremona e da numerose altre conferenze, ho promesso loro che avrei fatto del mio meglio per spiegare quello che avevo imparato.
Detto fatto, passo tre mesi a spiegare (nelle ore libere da lezioni regolari) tutta la faccenda ai ragazzi, con video, articoli, grafici, interviste e quant'altro.
Vedendoli però in difficoltà con i temi più tecnici, decido di drammatizzare la vicenda e di farla interpretare da loro: ne nasce un testo, presente anche on line (http://arjelle.altervista.org/Economiaascuola/indice.htm), intitolato "Economia a scuola", in cui, attraverso la metafora della favola del Capitano e dell'Isola Felice (inventata da Paolo Barnard), si cerca di "raccontare" con un linguaggio semplice ed accessibile i principali problemi nei quali si dibatte l'eurozona.



La mappa cliccabile del capitolo sul pareggio di bilancio

Un mese fa i miei ragazzi (alcuni dei quali fanno teatro) lanciano l'idea di mettere in scena una parte del testo: precisamente il Pareggio di bilancio, il Debito pubblico, il Fiscal Compact, il Trattato di Lisbona e il MES.
Ci prepariamo, facciamo prove, ci divertiamo un mondo. Troviamo anche un tecnico ECCEZIONALE, bravissimo, e due ottimi attori esterni di supporto (ex-allievi). Facciamo le diapositive, cerchiamo i video, allestiamo perfino un balletto iniziale e finale.
Dopo averci a lungo riflettuto, trovando alquanto ridicolo e poco chiaro parlare di "quel governo lì", "quel governo là", decidiamo di fare i nomi dei politici attribuendo a ciascuno di loro i rispettivi provvedimenti (es.: il pareggio di bilancio a Monti), in puro stile aristofanesco.
Sabato 22 febbraio ecco il sospirato spettacolo (autorizzato dalla Preside).
Cominciamo, e quasi subito si sente rumoreggiare fra il pubblico. Dopo mezz'ora le proteste aumentano: gli spettatori delle due prime file si alzano e se ne vanno.

Arrivati alla scena del Fiscal Compact, che è particolarmente surreale, un professore incomincia a fare commenti, fa rumore, disturba gli spettatori. Poi si mette a protestare ad alta voce, si alza e se ne va sbattendo la porta.
I ragazzi restano interdetti, ma continuano lo spettacolo impavidi.
Il professore però entra in classe e li fa chiamare dentro, dicendo che se non entrano li segna assenti. Intanto gli altri docenti fanno finta di niente.
I ragazzi non direttamente coinvolti nella recita escono (disturbando moltissimo il pubblico), vanno in classe dal professore, ma dopo un po' rientrano in sala. Lui continua a minacciare di mettere note e di segnarli assenti. Ingiunge ad una di essi di rientrare, ma la poverina spiega al professore che non è possibile, perché è proprio lei la ballerina che deve fare la danza finale!
Risultato: lui li segna tutti assenti.
Poi non so cosa sia successo.
So solo che stamattina i ragazzi erano come cani bastonati e TUTTI, tranne due, si erano rimangiati tutto quello che avevamo imparato in MESI di sforzi: mi hanno detto che "abbiamo fatto male a nominare i politici", e che in fin dei conti le mie sono solo "delle teorie come tante altre", e che Monti in fondo "è una brava persona".
Non commento: lascio che ciascuno ne tragga le deduzioni che meglio crede.
Io, per quanto mi riguarda, ne ho dedotto che avrei fatto meglio a darmi all'ippica.

Edited by Arianna… - 4/7/2013, 22:36
 
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view post Posted on 28/2/2013, 12:55     +1   -1
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Ecco gli ulteriori sviluppi del mio esperimento di "Economia a scuola".
Il professore che aveva tentato di interrompere la rappresentazione dei ragazzi, e che poi ha richiamato in aula un'altra classe mettendo una nota sul registro ai ragazzi, ha aspramente redarguito i miei "attori" quindicenni, dicendo loro che avevano esposto "LE TESI DI ALCUNI ESTREMISTI" (!!).
Allora uno dei ragazzi gli ha risposto: "Professore, siamo giovani, non scemi: guardi che tutto quello che la professoressa ci ha detto e che abbiamo recitato, noi lo abbiamo verificato: e abbiamo visto che è tutto vero, confermato dalle tesi dei principali economisti."
Dopodiché è venuto da me e mi ha detto: "Professoressa, se lei ha intenzione di replicare lo spettacolo, io sono pronto".
Un piccolo uomo, no?

Io, dal canto mio, ho preteso dalla Preside che giustificasse la classe che era stata segnata assente: e lei lo ha fatto.

Edited by Arianna… - 4/7/2013, 22:37
 
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Giovanni Greco
view post Posted on 28/2/2013, 13:08     +1   -1




Arianna, Ti voglio bene!
Complimenti al 15enne con la schiena dritta!
BTW, non credo proprio Tu sia un ravanello, rosso fuori ma bianco dentro... (cfr. 99 Posse, Rafaniell)
 
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view post Posted on 28/2/2013, 13:16     +1   -1
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:D :D

Grazie infinite, Giovanni. :)
 
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view post Posted on 3/9/2013, 15:30     +1   -1
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Torno adesso da una atroce riunione a scuola (e sono al Liceo Classico, "fucina di cultura"...), in cui ci è stata presentata un'associazione che lavorerà nelle nostre classi sul tema "rispetto della legalità e democrazia, no alla mafia".
Mi sono limitata a porre loro, con tutto il sarcasmo possibile, tre domande:

1) chi decide, in uno Stato non sovrano, cosa è legale e cosa no?
2) che intendete per "mafia"?
3) che significato date alla parola "democrazia", in una situazione in cui la sovranità nazionale è stata espropriata?

Ovviamente mi hanno guardata tutti come una marziana. Colleghi piddini al 99% e completamente disinformati su TUTTO (mica per niente insegnano).
Credo proprio che non ce la farò ad insegnare, quest'anno. Sono SOLA! Sono l'unica, lì dentro, che provi ad opporsi alla follia che spacciano per normalità. Mi considerano tutti una povera pazza.

In sintesi la situazione è questa:
- a scuola Preside e docenti fanno politica 24 ore su 24, della specie più becera e disonesta, propagandando tutte le puttanate dell'UE e del PUDE;
- però, se provi tu, singolo insegnante, a dire la verità, ti chiudono la bocca dicendo: "Eh no! A scuola non si fa politica!".

Capito il giochetto?

Non posso portare a termine un altro anno scolastico in quel covo di somari venduti ai carnefici, che si dicono EDUCATORI dei giovani.

Edited by Arianna… - 3/9/2013, 17:24
 
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x BELIAL
view post Posted on 3/9/2013, 22:15     +1   -1




Magari avessi avuto una professoressa come te alle superiori... :rolleyes:

Complimenti, continua così.
 
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view post Posted on 4/9/2013, 14:23     +1   -1
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Eh, caro mio... faccio quello che posso, e posso ben poco, credimi.
Sono piena di limiti e di difetti gravissimi.
Avrei un bisogno disperato di supporto e di collaborazione, e invece sono sola.
 
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6 replies since 25/2/2013, 17:03   127 views
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