Economia e Potere

5. Il Trattato di Lisbona, [dal quale dipende tutta la nostra vita]

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view post Posted on 20/2/2013, 02:01     +1   -1
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PERCHE' BISOGNA CONOSCERLO E CHI PUO' SPIEGARLO

Abbiamo visto come il Capitano sia stato messo alle corde dal Grande Banchiere Centrale perché ignora l'esistenza del Fiscal Compact e del Trattato di Lisbona. Come lui, moltissimi di noi non sanno nulla di questo famigerato Trattato, che ha di fatto esautorato la nostra Costituzione e quelle di tutti i Paesi dell'Eurozona, privandoci della sovranità nazionale e monetaria.
L'ignoranza della legge, si sa, non è mai una scusante; il Capitano, che ritorna a casa con le pive nel sacco, lo ha ben compreso: e noi?
Appena varcata la soglia di casa, il Capitano chiama a rapporto i suoi uomini:
"Ragazzi, ho bisogno di voi: devo capire esattamente cosa dice il Trattato di Lisbona."
"Auguri, Capitano."
"Non fate gli spiritosi. Cercatemi qualcuno che possa spiegarmi il Trattato in parole semplici."
"C'è solo una persona che possa riuscire in questa impresa: il venerabile Bernardo da Bononia."
"Ebbene, cercatemi questo Bernardo e portatemelo subito qui. E' un ordine!"
"Non sarà semplice, Capitano. Ad ogni modo faremo del nostro meglio."
Per chi non lo sapesse, Bernardo è un venerabile eremita che vive in una caverna dell'isola, un lontano discendente del noto paguro; nonostante il suo pessimo carattere, è un uomo di grande intelligenza e preveggenza, un vero profeta, in grado di predire gli avvenimenti futuri con largo anticipo. Peccato che, come Cassandra, sia condannato a non essere mai creduto: e questo peggiora ulteriormente il suo carattere.
I giorni passano e il Capitano attende con ansia:
"Se quei cani traditori osano tornare qui senza il venerabile vegliardo li infilzo uno per uno..."

venerabile

Dopo una settimana, finalmente, gli uomini del Capitano si presentano al capo pieni di graffi e lividi:
"E' stata un'impresa, capo, ma ce l'abbiamo fatta: ecco qua il profeta Bernardo in (poca) carne ed ossa."
"Sarebbe questo?"
"Questo, Capitano."

http://arjelle.altervista.org/Economiaascuola/lisbona.htm

Edited by Arianna… - 24/2/2013, 10:21
 
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BERNARDO DA BONONIA, VENERABILE EREMITA

"Ma non è un vegliardo! E poi, un eremita in maglietta e blue-jeans?"
"Capitano, non ci sono più gli eremiti di una volta."
"Mamma mia, che brutta espressione... E come mai ha una palla al piede?"
"Abbiamo dovuto, Capitano: morde e graffia come uno scimmione impazzito. Ora però si è tranquillizzato, perché gli abbiamo promesso che, se parla, gli faremo preparare un panino al mascarpone con acciughe, capperi, olive, pollo tritato e un po' di zenzero."
"E dove la troviamo una porcheria del genere?"
"Al Mc Donald's, Capitano. Ehm... abbiamo già fatto venire il pullman della ditta con una fornitura di panini: col suo permesso li scaricheremmo in cucina."
"Ma siete sicuri che gli piacciano?"
"Come no, capo: tutti gli eremiti ne vanno matti."
"Vada per i panini. Liberalo, Scarpa: è un ordine!"
"Eseguo, Capitano. Un attimo solo, eh..."

McDonalds_Bus

"Ma che fai?"
"Mi metto i guanti, il casco e la tuta antincendio."
"Sbrigati, non vedi che soffre? Stride come un pappagallo strozzato!"
"Non sta stridendo, Capitano: digrigna i denti. Posso usare la frusta?"
"Ma che dici, pezzo d'asino?! Levagli quella palla dal piede!"
"Buono... calmo... non mordere... Ahia, mollami la gamba... Apri le fauci, su da bravo... Ecco fatto!"
"Accidenti, com'è cattivo. Ma che gli avete fatto?"
"Niente, Capitano: lo giuro sul suo uncin... sul mio onore!"
"Mmmh, ora vediamo. Dimmi, venerabile Bernardo, quanto fa due più due?"
"Quattro, imbecille."
"L'inizio è incoraggiante. Bene, caro profeta, sono tutt'orecchie: spiegami il Trattato di Lisbona".
"Razza di idiota, avrò bisogno di ben più di un panino al mascarpone per portare a termine un'impresa del genere."
"Lo sapevo. Mercenario, eh?"
"No, realista."
"E cosa desideri?"
"Almeno una dozzina."
"Di dobloni?"
"Panini, cretino!"
"Affare fatto."
"Ok, incominciamo. Inginocchiati davanti a me, miscredente, e apri le orecchie, ammesso che tu le abbia."

http://arjelle.altervista.org/Economiaascuola/lisbona0.htm
 
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DA MAASTRICHT A LISBONA

Prima del Trattato di Lisbona venne il Trattato di Maastricht, o Trattato sull'Unione Europea, firmato il 7 febbraio 1992 a Maastricht, sulle rive della Mosa, dai dodici paesi membri dell'allora Comunità Europea, oggi chiamata Unione Europea (UE): esso fissava le regole politiche e i requisiti o "parametri" economici necessari per l'ingresso dei vari Stati aderenti nella suddetta Unione. È entrato in vigore il 1º novembre 1993 suscitando gli entusiasmi degli ingenui per la nascita del nuovo grande Sovrastato chiamato Europa.

Ma può l’Europa di Maastricht essere considerata un nuovo Stato unitario? O piuttosto essa è solo l'espressione di una “Superfinanza” che vuole controllare le economie dei popoli europei ed incrementare i suoi profitti?
E' un dato di fatto che l’Unione europea e la moneta unica, l'euro, entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2002, sono stati imposti agli italiani, quasi in sordina, da trattati sottoscritti dai politici, senza l’ombra di alcun dibattito e senza alcuna manifestazione di voto.
Già attraverso il trattato di Maastricht è stato possibile trasferire, in modo subdolo, il potere sovrano dei popoli europei ad un’Entità virtuale, che decide per loro attraverso euroburocrati non eletti, liberi da controlli e responsabilità, scelti da poteri finanziari sovranazionali. E' un trattato diretto a realizzare un governo europeo centralizzato, sul quale tali poteri possono più facilmente esercitare la loro egemonia e la loro pressione, lontano dal controllo elettorale dei popoli: secondo alcuni, il mezzo ideale per completare la trama tesa ad imporre, attraverso la globalizzazione della finanza, un Governo Mondiale, un Pensiero Unico, un Mercato Unico, una Moneta Unica: insomma, il famigerato Nuovo Ordine Mondiale.
Fra gli effetti immediati dell'introduzione di questa moneta, quello che maggiormente, al momento, influenza negativamente la vita dei popoli europei è la perdita della sovranità monetaria a favore della Banca Centrale Europea (BCE) (una sorta di Federazione delle Banche centrali nazionali, avente natura per lo più privatistica): una struttura politicamente irresponsabile, libera da vincoli e controlli, indipendente dai governi e dai parlamenti. A tale istituzione è stata devoluta la gestione della moneta e della politica monetaria, dalla quale dipendono le politiche fiscali ed economiche dei paesi dell’UE e per la quale sono richiesti vincoli di bilancio insostenibili, tagli sulle spese sociali, limitazioni ai diritti dei lavoratori: tutto questo in nome del "debito pubblico".
Difficile dire se la classe di governo sia ignara o collusa con questi poteri forti: probabilmente entrambe le cose. Certo è che chi ha imposto l'euro nelle varie nazioni non poteva non sapere.

ueni7

L'evoluzione dell'Unione Europea
dal 1952 al 2007

Ma il passo definitivo verso la realizzazione del progetto dell'Europa Unita è costituito dal successivo Trattato di Lisbona. Esso è stato firmato il 13 dicembre 2007 dai capi di stato e di governo dei paesi membri nel Monastero di Jerònimos a Lisbona (Portogallo). E' stato ratificato ed è entrato ufficialmente in vigore il 1° dicembre 2009.
Tutta l'operazione è stata condotta in sordina ed è stata proposta come una "soluzione" per ovviare al problema del "no" alla Costituzione europea uscito dall'esito dei referendum francese e olandese del 2005.
Peccato che questo abbia significato, di fatto, scavalcare la possibilità di qualsiasi opposizione popolare, producendo un testo di circa 400 pagine scritto in modo pressoché illeggibile ed incomprensibile, certo non in modo casuale e non senza uno scopo preciso.
L'italiano Giuliano Amato denunciò senza mezzi termini l'intenzionalità della manovra durante un discorso al Centro per la Riforma Europea a Londra il 12 luglio del 2007: “Fu deciso che il documento fosse illeggibile... Fosse invece stato comprensibile, vi sarebbero state ragioni per sottoporlo a referendum, perché avrebbe significato che c'era qualcosa di nuovo (rispetto alla Costituzione bocciata nel 2005, N.d.A.)” (fonte: EuObserver.com). I capi di Stato erano concordi questa volta: no al parere degli elettori, no ai referendum. Come scrive Paolo Barnard, "un Trattato col potere di ribaltare tutta la nostra vita di comunità di cittadini, viene scritto in modo da essere illeggibile ed è stato ratificato dai nostri governi completamente di nascosto da noi, e volutamente di nascosto. Questo poiché una versione simile di questo Trattato (la Costituzione Europea) e con simili scopi fu bocciato da Francia e Olanda nel 2005, proprio perché scandalosamente sbilanciato a favore delle lobby di potere europee e negligente verso i cittadini."
(www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=139).
Pare incredibile che esso sia stato approvato nel quasi-disinteresse generale e senza che i media dessero il minimo risalto ad un'operazione che, di fatto, esautora gli Stati nazionali privandoli della loro sovranità.
La domanda che tutti dovremmo porci è: perché?

http://arjelle.altervista.org/Economiaascuola/lisbona1.htm
 
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IL CAPITANO E' SCETTICO - BERNARDO S'INCAZZA

"E poniamocela, questa domanda: perché?"
"Ok, ponitela e non rompere."
"Stai cercando di farmi credere che questo pastrocchio è stato fatto intenzionalmente?"
"Non sto cercando di farti credere un fico secco: tu mi hai chiesto di spiegarti come sono andate le cose e io lo sto facendo. A te le conclusioni."
"Sì, ma tu prima hai parlato di intenzionalità della manovra. Nulla da ridire, per carità, sul fatto che la gente sia stata tagliata fuori; niente referendum, niente democrazia: meno si consultano quegli asini, meglio è. Ma i politici?"
"I politici cosa?"
"Insomma, Bernardo, io sono un tiranno, ma in quelle isole c'è la democrazia. Dico, la de-mo-cra-zi-a! Loro i governanti li eleggono, li scelgono fra i politici: apposta hanno dei partiti. E come potrebbe essere sfuggita una cosa del genere alle democrazie di tutto il mondo?"
"Che ne so?"
"Dovrebbero essere stupidi o in malafede. Tutti d'accordo, una specie di complotto. Tu, nella tua infinita sapienza, devi pur conoscere la risposta!"
"Boh?"
"Come boh?? Mi dispiace, ma c'è qualcosa che non mi convince nella tua ricostruzione dei fatti."
"Razza di scarafaggio rimbambito, allora tròvatela da solo la spiegazione del perché il Grande Banchiere Centrale non scuce un soldo. Cercatela su internet, fattela dire da quegli inutili vermi coprofagi buoni solo a cliccare "mi piace"! Dammi i miei panini e riportami alla grotta, non ho tempo da perdere con te: stop, finish, discorso chiuso!"

bernardo_1

"Ehi, non intendevo offenderti. E' solo che questa storia è talmente assurda che si fa fatica a crederci."
"E allora beviti quello che raccontano i giornali e le tv, come fanno tutti. Ma i trecento bufali..."
"I bufali?"
"Eh, loro sì che hanno capito! E adesso riportami subito a casa mia."
Il Capitano passeggia nervosamente avanti e indietro per la stanza, mentre Bernardo tace fissando il muro.
"Bernardo, ti chiedo scusa." Dice infine il Capitano. "Voglio sentire il resto della storia. Continua, ti prego."
"Altri dodici."
"Dodici cosa?"
"Panini, idiota."
"E sia. Scarpa!"
L'attendente si presenta e scatta sull'attenti.
"Preparate a Bernardo altri dodici panini; belli succulenti, mi raccomando!"
"Agli ordini, Capitano. Ci mettiamo anche un po' di maionese?"
"Che ne dici, Bernardo?"
"Ok per la maionese. E anche della mostarda. E del ketchup."
"Sarà fatto!"
Scarpa fa dietro-front e corre in cucina.
"Perdonami, amico caro," dice Bernardo al Capitano "ogni tanto mi lascio accecare dall'arroganza. Però, come vedi, non è vero che ho un carattere impossibile, né che ignoro le buone maniere, né che starnazzo come un papero impazzito come sostiene quel fesso del Cavaliere Nero: sono sempre disposto a riconoscere i miei errori e a farne ammenda, se necessario."
"Chi è il Cavaliere Nero?"
"Guarda, lasciamo perdere. Meglio un bel mal di pancia che il Cavaliere Nero."
"Nessun problema. Ora però spiegami, per favore, chi ha messo in piedi tutto questo dannato marchingegno e perché."
"Razza di babbeo, che ti dice il cervello?! Ogni cosa a suo tempo, deficiente! Non abbiamo ancora visto come funziona il Trattato e cosa stabilisce."

http://arjelle.altervista.org/Economiaascuola/lisbona2.htm
 
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LE ISTITUZIONI DELL'UNIONE EUROPEA

Le istituzioni dell'UE sono attualmente sette:
1) il potere esecutivo è esercitato dalla Commissione Europea, che è quindi l'organismo più importante dell'Unione Europea; è formata da un Commissario per Stato membro, con sede a Bruxelles. Dura in carica cinque anni, compreso il Presidente, che attualmente è il portoghese José Manuel Durão Barroso: i componenti sono nominati dal Consiglio europeo con l'approvazione del Parlamento europeo;
2) il potere giudiziario è esercitato dalla Corte di Giustizia Europea, formata da 27 giudici (uno per ogni Stato membro + 8 avvocati); i giudici e gli avvocati generali rimangono in carica per un periodo rinnovabile di sei anni e sono designati di comune accordo dai governi degli Stati membri;
3) il potere legislativo, contrariamente a quanto viene fatto credere (giocando anche sull'equivoco creato dal nome), non spetta né solo né principalmente al Parlamento Europeo, ma alla stessa Commissione Europea, in quanto "promotrice del processo legislativo", ed al Consiglio dell'Unione Europea (o "Consiglio dei Ministri"), formato da un rappresentante scelto per ciascuno stato membro a livello ministeriale che si occupa della stessa materia a livello statale (ad esempio al Consiglio dei ministri convocato per urgenza economica parteciperanno tutti i ministri dell'economia, ambientale quelli dell'ambiente ecc.), con sede a Bruxelles. La presidenza è assegnata a uno stato membro (attualmente Cipro, rappresentato da Dimitris Christofias) e ruota ogni 6 mesi;

jpg

4) il Parlamento europeo è composto dai rappresentanti dei cittadini degli stati membri eletti a suffragio universale diretto (prima dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona si faceva riferimento ai popoli dell'unione) da tutti i cittadini dell'Unione ogni cinque anni, compreso il Presidente (attualmente il tedesco Martin Schulz) che per prassi rimane in carica due anni e mezzo; ai sensi del Trattato ha sede a Strasburgo, città della Francia, ma svolge i suoi lavori anche a Bruxelles (dove si trova un altro emiciclo) e a Lussemburgo (sede del segretariato).
Ma quali sono le funzioni del Parlamento europeo?
Nell'Unione Europea le leggi vengono scritte da burocrati non eletti (ad es. la Commissione Europea), mentre il Parlamento Europeo, in cui risiedono i rappresentanti votati dalla gente, non può né proporre le leggi, né adottarle o bocciarle da solo, dovendo condividere la procedura di approvazione con il Consiglio dell'Unione Europea, il cui potere decisionale è comunque superiore. Può contestarle, ma con procedure talmente complesse da renderlo di fatto un'istituzione secondaria. In origine era un organo puramente consultivo, il cui parere non era vincolante per il Consiglio; ora le sue competenze sono state estese ed è stata introdotta la procedura di "co-decisione", ma resta il fatto che il Parlamento, da solo, non può decidere assolutamente nulla, e soprattutto, come ripetiamo, non ha il potere di proporre le leggi: non si vede perciò da quale punto di vista si possa affermare che detiene il potere legislativo;
5) il Consiglio Europeo, da non confondere con il Consiglio dell'Unione Europea (alla faccia della chiarezza!), è invece un organismo della massima importanza, che prende decisioni cruciali per la vita dell'Unione: è infatti composto solo da capi di Stato (se si tratta di repubbliche semipresidenziali o presidenziali) o di Governo (se si tratta di monarchie o repubbliche parlamentari). I capi di stato e di governo sono assistiti dai ministri degli esteri e da un membro della Commissione, con sede a Bruxelles. Il Presidente è eletto a maggioranza qualificata, senza approvazione del Parlamento Europeo, e rimane in carica per due anni e mezzo. Attualmente è il belga Herman Van Rompuy, il cui mandato, che sarebbe scaduto il 31 maggio 2012, è stato riconfermato per altri due anni e mezzo. Questa figura non è da confondere con quella coesistente (tanto per complicare ancora un po' le cose) del Presidente del Consiglio dell'Unione Europea, ruolo che, come si è detto, viene esercitato a turno dal capo di governo o di stato dei vari Stati membri per una durata di sei mesi.
6) Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e le politiche di sicurezza: questa nuova figura ha competenze molto estese: coordina la politica estera dell'Unione, è vicepresidente della Commissione ed anche amministratore dell'Agenzia Europea per la difesa. Attualmente è la britannica Catherine Ashton.
Inizialmente l'Alto rappresentante avrebbe dovuto sostituire il:
7) Segretario generale del Consiglio
; ma poi, data la vastità e l'importanza delle competenze attribuitegli, si è deciso di separarlo dalla figura del Segretario, che è dunque stata mantenuta (attualmente è il tedesco Uwe Corsepius).
Altri organismi importanti sono:
la Corte dei conti europea
: verifica il finanziamento delle attività dell'UE; ha sede a Lussemburgo;
e soprattutto:
la Banca Centrale Europea (BCE)
, il cui presidente attualmente è l'italiano Mario Draghi: con il trattato di Lisbona è diventata una istituzione ufficiale: il trattato ha infatti dichiarato l'Euro moneta ufficiale dell'Unione europea, con le conseguenze che si sono viste, la più notevole delle quali è senz'altro la perdita della sovranità monetaria delle singole Nazioni.

http://arjelle.altervista.org/Economiaascuola/lisbona3.htm
 
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IL CAPITANO INCOMINCIA A CAPIRCI QUALCOSA

Bernardo s'interrompe: "Due panini e una birra doppio malto, prego."
Scarpa sparisce in cucina e torna con i panini e la birra; mentre Bernardo mangia di buon appetito, l'attendente si avvicina al Capitano:
"Ha notato, capo, come si è ammansito? Guardi che espressione rilassata. Potenza dei panini..."
"Già. Però mi sono innervosito io... Mi sa che i miei soldi non li rivedrò mai più."
Il Capitano cammina su e giù per la stanza, scuro in volto e pensieroso.
"Sbaglio, Bernardo, o hai pronunciato solo una volta la parola "eletti"?"
"Non sbagli."
"Quindi nessuna delle istituzioni importanti dell'Unione è elettiva. Solo il Parlamento Europeo lo è."
"Già."
"Però il Parlamento Europeo non può proporre le leggi e non può approvarle da solo. Bel potere! Buono per pulircisi i miei stivali."
"Esattamente. Hai presente il Fiscal Compact?"
"Come no? Maledizione, è colpa sua se perdo tremila dobloni più gli interessi!"
"Ecco, tu pensa un po' che razza di ruolo è riservato al Parlamento Europeo nel trattato Fiscal Compact: il suo presidente "potrebbe" essere invitato ad ascoltare le decisioni della Commissione e del Consiglio."
"Potrebbe?!"
"Non solo: ai Parlamenti nazionali e al Parlamento Europeo hanno concesso, bontà loro, di formare una conferenza di rappresentanti che potranno discutere, ma non bocciare, le decisioni prese dai tecnocrati. Sta scritto nel Fiscal Compact, Titolo V, articoli 12/5 e 13."
"E allora cosa le discutono a fare, se non possono bocciarle? Che pagliacciata è mai questa?"
"Non so che dirti, se non che questo panino è secco e ha poco ketchup."

hook

"Razza di idioti! Come hanno fatto ad accettare una cosa del genere? Io mai e poi mai l'avrei accettato! Se io sono padrone in casa mia, sono io che decido! Faccio il bello e il cattivo tempo, faccio quel che mi pare, io!"
"Bella forza: sei un tiranno."
"Eh no, caro Bernardo, non mi freghi: io sono il tiranno di quest'isola perché qui non c'è la democrazia."
"Già: se non sbaglio l'hai abolita tu."
"Ora non sottilizziamo. Ma le nazioni dell'Unione Europea sono tutte delle democrazie! E nelle democrazie chi è il tiranno, o meglio il sovrano?"
"Chi è?"
"Il popolo! I cittadini! Ecco chi è."
"Vedo che incominci a capirci qualcosa. Scusa, posso avere un tovagliolo? La mostarda mi sta colando lungo il collo."
"To'. E invece in questo modo i cittadini dell'Unione Europea contano come il due di briscola: assolutamente niente! L'Unione Europea è antidemocratica! Quindi, ripeto: che razza di idioti devono essere, per avere accettato una cosa del genere?"
"Me lo chiedo anch'io tutti i giovedì mattina. Poi smetto e vado a caccia di conigli."
"Parliamoci chiaro: il potere ce l'ha chi maneggia i soldi, anzi chi li produce. E quindi, questo Trattato di Lisbona in pratica dà tutto in mano alla Banca Centrale Europea (BCE). Esattamente come nella Confederazione quel maledetto avvoltoio del Grande Banchiere Centrale ha tutto il potere!"
"Bravo, fai progressi."
Bernardo beve un ultimo sorso dalla bottiglia e si pulisce la bocca con la manica della giacca del Capitano.
"Aaah! A pancia piena è tutto un altro ragionare. Proseguiamo il discorso."
"Bene. Ti serve qualcos'altro?"
"Sì, un computer e un proiettore."
"Farò di meglio: ti metterò a disposizione il mio home theater nuovo di zecca!"
"Perfetto. Mentre tu prepari la sala, io schiaccio un pisolino."

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ADDIO ALLE GARANZIE COSTITUZIONALI: LA CESSIONE DI SOVRANITA'

Le novità di maggior rilievo introdotte dal Trattato di Lisbona sono le seguenti:
la Carta dei diritti fondamentali è diventata un atto giuridicamente vincolante e fonte di diritto, superiore alle Costituzioni nazionali: fatto, quest'ultimo, gravissimo, da cui risulta come conseguenza l'azzeramento delle garanzie costituzionali;
il Trattato di Lisbona comporta di fatto la rinuncia alla sovranità nazionale. Esso infatti ripartisce le competenze tra gli Stati membri e l'Unione in tre categorie:

Da notare come la cultura "di regime" abbia sempre presentato tutta l'operazione come puramente "cosmetica" rispetto alla situazione precedente, per usare le parole di Valéry Giscard d'Estaing, presidente della Convenzione Europea, incaricata dal 2001 al 2003 di unificare i diversi trattati europei e creare una bozza di costituzione: e lo è infatti, nel senso che costituisce di fatto la riedizione delle storture già bocciate in precedenza dai referendum popolari.

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CEDERE LA SOVRANITA' VUOL DIRE PER ESEMPIO...

"Stop, un momento, fammi capire: nella diapositiva leggo che fra le competenze esclusive dell'Unione Europea c'è quella della politica monetaria: vuol dire che gli Stati membri sono obbligati a usare l'euro?"
"Certo."
"E non possono più battere moneta?"
"No, non possono. Niente sovranità monetaria."
"E quindi niente spesa a deficit per i cittadini e tutto il resto. Ora capisco."
"Cosa capisci?"
"Capisco perché i Pezzenti sono pezzenti e perché non possono farci niente: perché non hanno più la loro moneta nazionale, il Soldo Bucato. Devono usare la moneta della Confederazione Globale, che è affiliata all'Unione Europea, e la moneta della Confederazione, il Perno, è emessa solo dal Grande Banchiere Centrale."
"Sei lento di comprendonio, ma fai progressi."
"Ma quello che non ho capito è: perché quel fetentone non stampa moneta? A me ha detto che non la stampa perché gli gira così; ma che razza di risposta è?"
"Ah, ma allora lo conosci!"
"No, cioè sì, in un certo senso. Era nascosto sotto al tavolo."

hometheater

"Quel vecchio babbeo non cambierà mai. Ad ogni modo, che risposta vai cercando? La verità è sotto ai tuoi occhi: qual è il risultato che hanno ottenuto impedendo loro di stampare moneta?"
"Che son pezzenti."
"Ecco, quello era appunto lo scopo. E non è finita qui..."
"Sì, lo so: andrà sempre peggio e ci saranno le "privatizzazioni". Quei deficienti si venderanno anche l'aria che respirano, per poi pagarla a peso d'oro ai privati. Ma siccome non avranno più il becco di un quattrino, in pratica diventeranno schiavi: se vorranno avere dell'acqua da bere, dovranno fare tutto quello che gli ordinano i privati."
"Corretto."
"Quindi, a quel che vedo, agli Stati dell'Unione Europea rimangono solo le competenze di supporto."
"Già. Cultura, istruzione, sanità, roba che non rende. Dammi un altro panino, va'."
"Ma è un'idiozia! Come faranno a pagare per esempio l'istruzione pubblica, se la BCE non gli dà i soldi e loro non li possono stampare?"
"Infatti non potranno pagarla. Gli diranno che è colpa loro, che il loro import-export dovrebbe girare meglio, che sono degli spreconi, che ci sono troppi evasori fiscali, che devono pagare più tasse... E loro ci cascheranno."
"Ma perché ci cascheranno? Come si fa ad essere così fessi?"
"Boh! Mistero. Le scuole crolleranno letteralmente in testa ai ragazzi, ma i ministri della Pubblica Istruzione continueranno a parlare di "tagli" e "sacrifici" come se fossero un castigo divino e una necessità ineluttabile, e presidi e insegnanti continueranno a invitare nelle scuole gente che farà propaganda all'Unione Europea, a organizzare concorsi per diventare cittadini europei etc."
"Io non capisco... Non capisco davvero."
"Eh, che vuoi che ti dica. Allora, questo panino? Già che ci sei, stappami anche una birra: a forza di parlare mi è venuta la lingua secca."
"Tieni, buon pro ti faccia."

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LE INUTILI PROTESTE DEGLI INTELLETTUALI

"Il fatto è, mio caro, che la gente si beve la propaganda di regime. Tipo questa che c'è sul sito http://europa.eu, aspetta che te lo cerco... Ecco qua: i risultati del Trattato di Lisbona vengono presentati così:
1. Un’Europa più democratica e trasparente;
2. Un’Europa più efficiente;
3. Un’Europa di diritti e valori, di libertà, solidarietà e sicurezza;
4. Un’Europa protagonista sulla scena internazionale."
"No, dai, non ci credo... mi prendi in giro."
"Controlla tu stesso."
"Pazzesco. E tutto questo senza che nessuno protestasse?"
"Figurati! Le proteste ci sono state eccome: giuristi, politici, uomini di cultura... Ho protestato anch'io, se è per questo. Solo che hanno messo tutto a tacere. Sai, loro controllano tv e giornali, oltre che tutti i politici senza distinzione. Comunque aspetta, ti cerco qualche protesta su internet."
"Ma non hai detto che su internet ci sono solo dei cliccatori buoni a nulla?"
"No, ho detto vermi coprofagi. La rete è un verminaio, mio caro, un putrido verminaio che pullula di bachi, girini e avannotti alla disperata ricerca di un leader carismatico. Ogni volta che vado su internet mi arrivano schizzi di guano in faccia e me li devo tenere addosso fino alle dieci di sera, perché prima il bagno è occupato dai trecento bufali che si lavano i denti, e purtroppo abbiamo un solo spazzolino per tutti: il mio."
"Che schifo!"
"Non dirlo a me. Tuttavia, visto che internet lo uso anch'io, qualcosa di buono ci deve pur essere. Ecco qua... Aaargh, mi si rizzano i capelli in testa ogni volta che accendo un pc! Ho sempre l'impressione che ci sia un fesso con gli occhiali che mi fa le pernacchie dallo schermo. Lo vedi anche tu?"

bernpc

"No, è solo suggestione."
"Comunque: questa è una lettera pubblicata il 22 maggio 2008 sul quotidiano Le Monde e firmata da un gruppo di personalità della socialdemocrazia europea, inviata al presidente della Commissione UE Jose Manuel Barroso ed all'allora presidente francese Nicolas Sarkozy, subentrato alla presidenza dell’UE il 1 luglio 2008; s'intitola: «Non possono essere i mercati finanziari a governarci!» E qui abbiamo il Prof. Guarino, rinomato costituzionalista, che in una conferenza pubblica a Firenze il 19 maggio 2008, alla presenza di costituzionalisti, esperti e amministratori, dichiara: "Il trattato viola almeno due articoli della Costituzione italiana, l'articolo 1 ("La sovranità appartiene al popolo") e l'articolo 11 (l'Italia "consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie")."
"Ahah! Ma gli Italiani si son fregati con le loro stesse mani: l'articolo dice che l'Italia consente alle limitazioni di sovranità necessarie..."
"No, rileggi bene: consente "in condizioni di parità con gli altri Stati": e le condizioni di parità sono violate dal fatto che paesi come la Gran Bretagna e la Danimarca, membri dell'Unione Europea, sono esonerati dalla partecipazione all'Euro. Così possono, per esempio, fissare il tasso d'interesse in modo vantaggioso per loro, ma svantaggioso per gli altri firmatari del trattato."
"Questa poi... Ma quanto bisogna essere tonti per accettare una cosa del genere?"
"Già. E non è certo il peggio..."
"Perché, c'è di peggio?"
"Come no: ascolta."

http://arjelle.altervista.org/Economiaascuola/lisbona7.htm
 
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view post Posted on 12/4/2013, 23:40     +1   -1
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LA REPRESSIONE VIOLENTA: L'EUROGENDFOR

"Anche se non ci fosse il problema dell'euro, un documento del genere sarebbe comunque inaccettabile. Ci sono aspetti ancora più gravi nel Trattato. Tanto per dirne una, la carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che è stata dichiarata parte costituente del Trattato, legittima l'omicidio."
"Cosa?"
"Leggi qua: "Articolo 2, paragrafo 2 della CEDU (Carta Europea dei Diritti dell'Uomo): "La morte non si considera cagionata in violazione del presente articolo se è il risultato di un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario:
a) Per garantire la difesa di ogni persona contro la violenza illegale;
b) Per eseguire un arresto regolare o per impedire l'evasione di una persona regolarmente detenuta;
c) Per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un'insurrezione"."
"Ma è maledettamente contorto! Vediamo un po' se ho capito... In pratica dice che, in quei tre casi, si può sparare sulla gente?"
"Hai un modo veramente grezzo di esprimerti. Comunque sì, a grandi linee il concetto è quello."
"Geniale! Semplicemente geniale! Sono dei veri maestri... Nemmeno io - e dico: nemmeno io! - ho mai fatto sparare su quei fetentoni dei miei sudditi..."
"Che aspetti a prendere esempio?"

eurg

"Ma chi può sparare sulla folla?"
"Suppongo l'Eurogendfor."
"E che roba è?"
"L'intoccabile Forza di Gendarmeria Europea istituita dal Trattato di Velsen nel 2007."
"Un altro trattato?"
"Già: degno compare di quell'altro. Corre voce che a partire dal 2013-2014 l'Eurogendfor sostituirà le forze di polizia nazionali."
"Per la miseria, ce ne sono di trucchi da imparare da questi qui..."
"Addirittura l'articolo 2 del protocollo n. 6 della CEDU ripristinava la pena di morte "per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra". Poi però questo articolo, proprio per le polemiche che ha suscitato, è stato soppresso: l'altro invece, quello sull'uso della forza (e se necessario dell'omicidio) in caso di sommossa o insurrezione, è rimasto in piedi."
"Ma scusa, chi stabilisce quali sono i casi che si possono considerare "sommossa o insurrezione" e "pericolo imminente di guerra"?"
"Ecco, vedo che hai afferrato il concetto."
 
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view post Posted on 14/6/2013, 21:58     +1   -1
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LA "CLAUSOLA DI SOLIDARIETA'" E L'OBBLIGO ALLA GUERRA

"Allora, cominciamo col dire quello che farei io."
"Eh, sentiamo."
"Io per esempio considererei sommosse o insurrezioni tutte le dimostrazioni popolari, come quella dei cittadini che sono venuti a rompermi le scatole alle sei del mattino sbattendo i coperchi... Razza di cafoni! Un fracasso insopportabile, e oltre tutto avevo l'emicrania!"
"Conoscendoti non mi stupisce affatto; e comunque mi sa che funzionerà proprio così. In Italia si potrebbero considerare insurrezioni, ad esempio, le dimostrazioni dei NoTav. E fra l'altro, siccome l'Unione Europea ha "competenza condivisa" con l'Italia in materia di infrastrutture Transeuropee, questo significa in pratica che, se la Commissione Europea decide che la TAV Torino-Lione deve essere completata, passa a lei la competenza per decidere ogni cosa e le lamentele dei comitati NoTav dovranno arrivare fino a Bruxelles, dove ovviamente rimarranno del tutto inascoltate."
"Ovviamente."
"Cos'è, mi fai il verso?"
"Era per farti capire che approvo."
"Guarda, lascia perdere: non so che farmene dell'approvazione di un tiranno."
"Mai sottovalutare i tiranni: per lo meno ammettono di esserlo!"
"Uhm, non hai tutti i torti. Ma andiamo avanti.

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La parte più spaventosa del Trattato, secondo me, è la cosiddetta Clausola di Solidarietà, che riguarda la guerra. In sintesi, se c'è bisogno di contrastare azioni terroristiche in un qualsiasi paese - e cosa si debba intendere per "azioni terroristiche" ovviamente non viene precisato - tutti i paesi dell'Unione, anche se in totale disaccordo, devono partecipare alle azioni militari, alle guerre di aggressione ed alle "missioni di pace", anche al di fuori dell'Unione Europea. Non esiste più diritto di veto per i Paesi che non sono d'accordo."
"Ah. Sarebbe questo che chiamano solidarietà?"
"Naturalmente. Non so se hai letto Orwell: stravolgere il significato delle parole è il primo passo per impedire alla gente di capire la verità."
"Però! Veramente diabolici."
"Puoi dirlo. Anche in questo caso ci sono state molte proteste, e tutte inutili. Te ne cerco qualcuna... Per esempio la Senatrice Lidia Menapace ha commentato così le conseguenze fondamentali del Trattato: "abolizione della neutralità (che obbliga Svizzera, Svezia, Austria, Finlandia, Malta a mutare forma dello stato o a non aderire all'Europa), pena di morte (che abbiamo appena tolto dal codice militare di guerra italiano), fine della sovranità nazionale in economia, che è una clausola tombale sullo stato sociale." Poi, come ti ho detto, la pena di morte è stata eliminata dal Trattato, ma tutto il resto è rimasto identico."
"Ahah! Su questo sono preparato. Posso dirti esattamente perché la fine della sovranità nazionale è una clausola tombale sullo stato sociale: perché rende impossibile la spesa a deficit! E senza quella, niente sanità pubblica, niente scuola pubblica, niente pensioni eccetera eccetera."
"Vabbè, però non tirartela tanto, eh? Ne devi fare ancora di strada, per arrivare anche solo a legarmi un laccio delle scarpe."
"Ok, ok."
 
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10 replies since 20/2/2013, 02:01   339 views
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