Economia e Potere

Considerazioni di un ex-antiberlusconiano, [di Alfredo Cosco]

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view post Posted on 3/2/2013, 15:14     +1   -1
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In alcune discussioni ho detto che reputo la vittoria del duo Bersani-Monti l’esito peggiore per l’Italia. Le reazioni sono spesso molto critiche, e nei fatti vengo fatto quasi passare per berlusconiano.
Condivido con voi una risposta che ho scritto a queste contestazioni:

Parli con uno che ha sempre votato a sinistra
, e a livello di elezioni politiche ha sostenuto sempre partiti e personaggi che, in un modo o nell’altro sostenevano il governo Prodi. E parli di uno che verso il berlusconismo è stato feroce fin dal 1994, molto di più di tanti ex berlusconiani pentiti o antiberlusconiani del’ultima ora.

Il punto è che, nel tempo, approfondendo, studiando le dinamiche, i meccanismi economici, il contesto europeo, la questione bancaria ecc., ho compreso che il problema qui va oltre, ma molto oltre Berlusconi. Questi approfondimenti non mi hanno portato a rivalutare Berlusconi, ma a svalutare molto gli altri.
In un Paese normale non ci sarebbe nulla di peggio di un vecchio satrapo ammanicato con la mafia e portatore di un modello mediatico fatto di volgarità e ottusità. Ma posso dirti che i vari Ciampi, Prodi, Dini, Amato, incomparabilmente più decenti di lui sul piano della loro vita concreta, hanno portato avanti meccanismi politici e tecnici molto più distruttivi delle stesse politiche berlusconiane.
Finché restiamo nel pollaio italiano, comunque, non ne usciamo. La vera questione va oltre queste dinamiche: ed è quella di un sistema tecnocratico, burocratico, bancario che a livello europeo sta procedendo alla sostanziale distruzione degli Stati, imponendo politiche di rigore omicide, insensate e crudeli che stanno devastando paesi come la Grecia, ma anche la Spagna, e cercano di farlo anche in Portogallo ed Irlanda, e hanno iniziato a farlo in Italia.
Un sistema dove tutto il denaro è di creazione bancaria e giunge agli Stati come debito ad interesse.
Un sistema dove il cosiddetto debito pubblico è utilizzato come arma di distruzione di massa per imporre dissennate politiche liberiste di tagli, tasse, privatizzazioni, svendita del patrimonio pubblico.
Un sistema dove gli Stati devono indebitarsi con le banche di capitali e i mercati di affari per avere denaro.
Un sistema dove ogni politica espansiva è praticamente impossibile per i draconiani vincoli UE.
Un sistema dove i dogmi inattaccabili sono i princìpi di libera circolazione e libero commercio senza distorsioni, ai quali sacrificare anche i diritti sociali.
Un sistema dove organi come la B.C.E. e la Commissione Europea, non eletti da nessuno, hanno un potere enorme e possono scegliere ad esempio che in tutta Europa vi siano gli OGM, senza che nessun Parlamento si pronunci in merito o nessuna popolazione voti un referendum.

Un sistema dove, con meccanismi come il Fiscal Compact, ogni anno l’Italia dovrà sborsare almeno 40 miliardi d’euro: 40 miliardi di euro all’anno, per vent’anni, a titolo di ritorno del debito in una percentuale del 60% sul PIL. Basterebbero questi 40 miliardi d’euro da scucire per 20 anni a contribuire al massacro sociale.
Un sistema dove il MES, altra immonda diavoleria, instaurerà un direttorio economico praticamente non soggetto a controlli e che determinerà per l’Italia un ulteriore indebitamento di 120 miliardi di euro.
La Costituzione è in gran parte calpestata. Gli Stati non sono più Stati sovrani. La finanza, e banche e i tecnocrati sono diventati attori dal potere spropositato e gli Stati anno le mani legate. E’ QUESTO IL CUORE DEL PROBLEMA.
Da questo punto di vista trovo sinceramente più dannoso il duo Monti-Bersani
, che incarna acriticamente il progetto europeo e non ha intenzione di porre alcuna obiezione ad esso, rispetto a chi – vedi Berlusconi, con tutti i suoi atroci limiti personali e politici – si è trovato spesso in rotta di collisione con l’UE e ha detto che se vincesse chiederebbe di ridiscutere il famigerato Fiscal Compact.
Poi magari, se vince, si sottometterà al cento per cento anche lui? Possibile. Ciò che dico è che con Monti-Bersani la sottomissione è praticamente scontata; nell’altro caso c’è almeno la possibilità che possa mettersi di traverso a certe politiche europee.

A prescindere da Berlusconi o meno, dobbiamo riflettere su queste tematiche, altrimenti in pochi anni si arriverà in Grecia. Perché le politiche portate avanti da Monti (ex Bilderberg, ex Commissione Trilaterale, ex Goldman Sachs) incarnano a pieno lo spirito del taglio infinito, del sacrificio infinito, della privatizzazione infinita.

Alfredo Cosco


Versione stampabile (ottima per la divulgazione):

Edited by Arianna… - 3/2/2013, 18:35

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