Economia e Potere

16. Come uscire dall'euro, [Marshall Auerback]

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Flezza
view post Posted on 7/4/2012, 00:18     +1   -1




Marshall Auerback: come uscire dall'euro

Video

Sito italiano di riferimento della MMT:
www.democraziammt.info/

Il team dei relatori al completo:
http://democraziammt.info/documenti/9-docu...i-relatori.html

Archivio e documentazione:
http://democraziammt.info/archivio-documentazione.html
 
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view post Posted on 10/3/2013, 23:55     +1   -1
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Trascrizione dell'intervento:

Buongiorno. L’ultima battaglia oggi!
Ora, è difficile seguire una presentazione, una relazione, una lezione davvero ottima; mi è stato però chiesto di parlarvi un pochino delle possibilità dell’Italia di abbandonare l’eurozona; beh, vorrei sottolineare che questa non è necessariamente la prima opzione, anzi direi che forse probabilmente è l’estrema ratio, l’ultima che dovrebbe essere presa con le pinze quando tutte le altre opzioni si sono rivelate infattibili. Lo dico perché effettivamente non è che ci siano delle alternative tantissime e tutte semplici; e non penso neanche saremmo onesti se indorassimo troppo la pillola; si tratta anche di una valutazione politica in ultima analisi questa, una valutazione che voi, voi popolo italiano dovete fare; io credo sarebbe anche un po’ presuntuoso, eccessivo, che io straniero vi dessi un consiglio definitivo su quale corso intraprendere; quindi direi che vi potrei parlare di alcune opzioni specifiche relativamente a ciò che succederebbe se l’Italia abbandonasse l’euro. Io ho un articoletto che si intitola ‘uscire dall’euro’; intanto dovrebbe accadere questo in primis; per uscire dall’euro, per un paese, diciamo per poter riguadagnare la propria sovranità in termini di moneta, ecco i cambiamenti che dovrebbero verificarsi: in primo luogo bisognerebbe reintrodurre una nuova valuta, o la vecchia lira, in una condizione di monopolio, ed emissione monopolistica. All’interno di questa nuova valuta il governo nazionale potrebbe acquistare tutto ciò che fosse in vendita in quella valuta, proprio, fra cui anche la forza lavoro, i disoccupati, in termini di salario in questo caso; allo stesso tempo la banca centrale, la banca centrale italiana, riceverebbe una restituzione del capitale che aveva dovuto attribuire alla banca centrale europea; inoltre riceverebbe, la banca centrale d’Italia, anche tutte le riserve in valuta estera che erano stato trasferite al sistema unione monetaria europea; la banca centrale del paese, a questo punto riguadagnerebbe il controllo della politica monetaria; ne sarebbe responsabile, il che significa che sarebbe essa, e non il mercato dei titoli di stato, a definire i tassi di interesse lungo una certa curva di rendimento; e aggiungerebbe riserve bancarie se necessario. Ora, da questo punto la cosa si fa un po’ più complicata; chiaramente esistono dei debiti sovrani attualmente che sono (MINUTO 04.00) comunque denominati già in euro, e questo è un problema, un problema però per il breve termine, perché la nazione che volesse uscire, l’Italia ad esempio, deve a questo punto far fronte a un problema di debiti in valuta estera; ora, alcuni dei trasferimenti dalla banca centrale europea alla banca d’Italia in parte compenserebbero effettivamente l’esposizione in euro che l’Italia dovrebbe in un qualche modo risolvere una volta uscita dall’euro appunto; però non vi voglio mentire, questo farebbe parte di un processo di aggiustamento, di adattamento doloroso e probabilmente voi in ultima analisi potreste anche dover incorrere in un default; a questo punto probabilmente dovreste anche entrare in una sorta di accordo, arrivare ad un accordo, un negoziato per cui i creditori accetterebbero o la vostra valuta locale oppure niente. (MINUTO 05.11) Bene, questo è forse uno dei problemi, che alcuni dicono che i mercati finanziari renderebbero praticamente impossibile l’uscita di un paese dall’euro; parlano ad esempio del fatto che le agenzie di rating temutissime declasserebbero un paese in caso di default e causerebbero quindi interessi ancora superiori sul debito locale; la mia risposta è che comunque lo stan già facendo, quindi niente di nuovo. Inoltre direi che noi stessi siamo stati declassati, gli Stati Uniti; i costi in realtà in questo senso, si sono ridotti dal declassamento; ora, ricordiamo che queste sono le stesse organizzazioni che chiamavano, davano la tripla A a dei mutui tossici subprime, già nel 2007 lo facevano; e probabilmente, forse Berlusconi ha più credibilità delle agenzie di rating, ormai; ora, potremmo tutti dire che in realtà è importante mantenere la sovranità sulla valuta, fondamentale, però questo non è che ti dia margini di manovra per fare di tutto, tutto quello che si vuole; quando parliamo del perseguire la finalità del bene pubblico, cosa che seguiamo nell’MMT, noi cerchiamo di individuare delle modalità in cui il governo possa spendere per promuovere l’occupazione, come minimo si tratta di creare posti di lavoro, programmi di garanzia dell’occupazione nel settore pubblico per disoccupati in modo tale da poter creare e generare una vera crescita della produzione, dell’output. Il governo deve utilizzare la sua nuova libertà, neo guadagnata libertà economica, per poter far progredire proprio il bene pubblico, il benessere dell’intera collettività senza invece favorire attività non produttive; e cosa intendo per attività non produttive? Beh, intendo ad esempio grandi concessioni a banche zombi che fanno uso per i loro fini del denaro pubblico; noi vogliamo invece che il denaro arrivi a ‘main street’, cioè alla via dei negozi, alla comunità, non a Wall Street; ora ovviamente ci saranno anche dei problemi pratici che sono coinvolti nel ritorno alla lira, da risolvere, ad esempio in primis bisognerà in un qualche modo emendare i codici dei computer; però avete già avuto qualche esperienza in questo senso quando, senz’altro lo ricorderete, il famoso baco del millennio; si è dovuto lavorare tanto per far sì che non avessimo un crollo totale dei nostri sistemi computerizzati nel 2000. E come possiamo, come potremo sostenere la nuova valuta, o la nuova lira appunto? Beh, il governo italiano dovrebbe a questo punto annunciare che potrebbe incominciare… intanto imporrebbe tasse soltanto nella nuova valuta, in lire; poi il governo dovrebbe anche annunciare che tutti i pagamenti dello stato sarebbero stati, saranno in lire, non in euro; questa è la cosa fondamentale; il governo a questo punto può continuare a finanziare in maniera sostenibile proprio perché in un qualche modo pensa a se stesso. E quale sarebbe il valore della nuova lira? Beh questo dipenderebbe un pochino, è qui che i mercati hanno un ruolo; la nuova valuta dovrebbe effettivamente avere un tasso variabile, il tasso di cambio verrebbe a essere determinato da compratori e acquirenti al prezzo di mercato. Ora, a proposito del debito in euro esistente, beh direi che questo sarebbe argomento di negoziato, l’ho già anticipato; però a questo punto il, diciamo, il margine di manovra sarebbe in mano al governo italiano, non ai mercati. Ora, il processo sarà lungo, potrebbe essere molto lungo; l’Argentina ci è ancora in mezzo, sta ancora negoziando e sta cercando di trattare per dei debiti che aveva quando ha, dal 2001 in poi; questo però non ha impedito all’argentina di crescere o di funzionare da allora in poi, come un’economia reale; lo stesso vale per la Russia; c’è stato il crollo del rublo del ’98, da 6 a 28 contro il dollaro, ci volevano 28 rubli per un dollaro; il sistema bancario era praticamente, è rimasto però poco toccato perché il mercato capitale non ha dovuto, non ha potuto funzionare per qualche mese, questo è vero, ma oggi c’è ancora il rublo, c’è ancora un sistema bancario russo, e la Russia è sopravvissuta. L’altra domanda che uno potrebbe porre è: cosa fare dei depositi in euro, e dei mutui in euro? Beh rimarrebbero in piedi: niente impedisce all’Italia, agli Italiani di utilizzare gli euro o di avere depositi o conti in euro; come non ci sarebbe niente che vi impedisca di avere dei conti in dollari, o in sterline. Panama ha deciso di dollarizzarsi, di adottare il dollaro; ora, niente di ciò che gli Stati Uniti possono fare può impedire a Panama di continuare a usare il dollaro. E qui io ritengo che sia importante il programma di garanzia dell’occupazione di cui ha parlato allora Stephanie, qui è importante; io ritengo che sia assolutamente essenziale e fondamentale che questo sia uno dei primi prodotti che venga introdotto dal governo italiano perché la prima cosa che assolutamente bisogna fare è garantire che ci sia una disoccupazione minima. E per qualunque governo le imposte, le tasse, dovrebbero essere modificate per garantire che la forza lavoro che riceve una certa retribuzione non venga tassata troppo, quindi tasse il meno possibile; ricordiamo le vostre imposte a questo punto non finanziano più la vostra spesa di governo, avete una libertà fiscale. Si sente anche parlare a proposito di evasione fiscale, come si possa far rispettare invece il pagamento delle tasse; personalmente io penso che sia un problema un pochino sopravvalutato in Italia; penso però che si possa massimizzare l’adesione diciamo al pagamento delle tasse introducendo ad esempio un’imposta nazionale sulla terra, sugli immobili, perché è molto più difficile evadere, non è che uno nasconda un appartamento facilmente (MINUTO 13.13); mi sembrerebbe che imporre gli immobili potrebbe essere un modo migliore per ridurre l’evasione; l’adesione al pagamento delle tasse verrebbe a essere ottimizzata perché se l’imposta non viene pagata allora semplicemente lo stato potrebbe espropriare e poi vendere all’asta il bene. Tutti potrebbero contribuire in questo modo e i costi verrebbero assorbiti diciamo dai proprietari degli immobili. Questo potrebbe anche permettere di ridurre altre imposte, l’iva in particolare, che penalizzano la spesa; l’iva è assolutamente recessiva come imposta.
E infine direi che tutti i depositi in banca in lire verrebbero assicurati dal governo. Io non assicurerei i depositi in euro ma io invece assicurerei i depositi in lire; le banche verrebbero regolamentate e sottoposte alla supervisione del governo, dello stato e non potrebbero incorrere in attività di mercato secondario, il che significa che … nessun derivato, basta, basta con gli swap di default al credito, e neanche nessun tipo di transazione contro i clienti, delle banche; le banche esistono per prestare, per erogare capitale, per dare dei fondi ai consumatori, alle aziende perché l’economia possa crescere; non per andare contro il benessere dei consumatori come sta accadendo oggi; e in questo senso comprendo anche quei requisiti di capitale sostanziali, quelli che ci sono adesso, 15, 20 per cento sulle banche. Ora, sono alcuni dei suggerimenti specifici che ho a proposito dell’uscita dell’euro, so che ne parleremo anche un pochino più tardi durante la tavola rotonda, ma questa poteva essere una buona introduzione per, visto che si sono fatte tante richieste ieri a proposito di questo, dell’uscita dall’euro. Vi ringrazio per l’attenzione.
 
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1 replies since 7/4/2012, 00:18   75 views
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