Economia e Potere

2. Che cos'è la moneta moderna, [Stephanie Kelton]

« Older   Newer »
  Share  
Flezza
view post Posted on 8/4/2012, 08:28     +1   -1




Stephanie Kelton: che cos'è la moneta moderna

Video

Trascrizione dell'intervento (a cura di Gabri Fruttalia):

Sono qui per presentarvi i fondamenti della Teoria della Moneta Moderna (MMT); la presentazione sarà divisa in 4 parti.
La Teoria della Moneta Moderna è una modalità rivoluzionaria di pensare al modo in cui funziona un'economia capitalistica moderna.
La prima parte della presentazione di questa mattina riguarderà la moneta, che è una parte fondamentale del mio discorso. Bisogna capire anzitutto la differenza fra quella che chiameremo moneta sovrana e moneta non sovrana.
Domani, o meglio oggi pomeriggio (seconda parte), parleremo della finanza funzionale, un'altra parte fondamentale della MMT; rappresenta la chiave di comprensione di come un'economia moderna possa effettivamente raggiungere ciò che per tanto tempo è stato irraggiungibile: la piena occupazione per tutti con una stabilità dei prezzi.
Domani (terza e quarta parte) parleremo dell'economia internazionale e del modo in cui l'economia nazionale è rapportata a quello che avviene nel resto del mondo; quindi metteremo in dubbio il pensiero convenzionale sul deficit e sul debito e parleremo specificamente del futuro dell'Italia.
Cominciamo quindi con la prima lezione: CHE COS'E' LA MONETA.

La moneta oggi esiste sotto forma di un io devo a te, è un debito; quando io dico io devo a te significa che in qualunque rapporto monetario sono coinvolte due persone: l'io è il debitore e il tu è il creditore: "io devo a te".
Gli io devo a te (nello schema IOU) vengono registrati sotto forma di moneta di conto. La moneta di conto dell'Australia è il dollaro australiano, la moneta di conto degli Stati Uniti è il dollaro statunitense, la moneta di conto in Giappone è lo yen giapponese, in Gran Bretagna è la sterlina; in Italia è l'euro: vedete la differenza?
Capirete bene in che cosa consiste questa differenza alla fine della mia presentazione.
La moneta di conto è un qualcosa di astratto, come un metro, un chilo, un ettaro: non è un qualche cosa che si possa toccare o sentire; è rappresentativo di un qualche cosa di immaginabile solo dalla mente umana; in qualunque nazione moderna la moneta di conto viene prescelta dal governo nazionale.
La nostra teoria sottolinea l'importanza del potere dello Stato sulla moneta; non si tratta di una cosa nuova: risale addirittura ai tempi di Aristotele; lo possiamo trovare in Adam Smith e anche nel lavoro di John Maynard Keynes.
Voglio leggervi una breve citazione di Keynes, che dice: "l'era della moneta cartalista, o di Stato, è stata raggiunta quando lo Stato ha rivendicato il diritto di dichiarare quale cosa dovesse essere considerata come moneta di conto corrente".
A tutt'oggi tutte le monete utilizzate dal mondo civile sono, al di là di ogni possibile dubbio, 'cartaliste'. Un governo sovrano definisce la moneta di conto, un governo sovrano impone le tasse, le tariffe, ed altri obblighi da pagare allo Stato; un governo sovrano decide che cosa accetterà come pagamento verso di sé; e un governo sovrano sceglie come realizzerà i suoi propri pagamenti ad altri.
La maggioranza dei governi del mondo di oggi sceglie la propria moneta di conto unica e quindi emette una propria valuta unica: una nazione, una moneta; questa è la regola praticamente in tutte le parti del mondo oggi; i dollari statunitensi sono sotto forma di monete e banconote; il peso messicano, banconote e monete; la sterlina britannica, banconote e monete. La maggioranza dei governi stabiliscono che le tasse debbano essere pagate in una valuta che lo Stato ha l'esclusivo potere di emettere. Queste valute sono monete sovrane; quindi, fino a quando lo Stato ha il potere di applicare le proprie leggi in materia fiscale, la gente avrà bisogno della moneta del governo; la valuta avrà valore e la gente lavorerà, venderà cose, beni e servizi al governo per poter ottenere la moneta del governo; perciò tutto quello che il governo accetta in pagamento verso se stesso diventerà la moneta definitiva del sistema dell'economia; è l'unico mezzo per pagare un debito: bisogna quindi utilizzare la moneta del governo.
Possiamo immaginare in qualunque economia l'esistenza di una gerarchia di moneta:
chiunque può creare moneta, ma non tutte le monete sono uguali; la moneta più accettabile si trova in cima alla piramide; questi sono gli io ti devo accettati da tutti, quelli che tutti debbono accettare; sono quelli necessari per pagare i debiti: e questi sono gli io ti devo del governo.
Tutti gli altri si possono indebitare emettendo degli io ti devo, dei pagherò, ma il nostro debito non è buono come quello del governo, non è altrettanto accettabile, non può essere utilizzato per pagare le cose.


Negli Stati Uniti la gerarchia è strutturata così: il governo ha un io ti devo, il dollaro statunitense, che è in cima alla piramide;è una valuta, una moneta fiat, legale:

Il governo statunitense è l'unico che può emettere il dollaro statunitense, l'unica entità sul pianeta in grado di legalmente creare questa valuta; il governo statunitense tassa in dollari, spende in dollari, e controlla così la propria valuta.

Perché questo è importante?

Quali sono i vantaggi del poter emettere una propria valuta?

Sono enormi: il governo per esempio, quando emette la propria valuta e si indebita in quella valuta:

può sempre ripagare il debito, non può mai fallire, non può mai "non avere più moneta";

-  si può permettere di comprare qualunque cosa sia in vendita in quella valuta, non ha bisogno di prendere a prestito la propria valuta;

può fissare il proprio tasso di interesse;

-  non deve pagare quello che vuole il mercato e non diventa quindi vittima delle speculazioni dei vigilantes dei bond;

-  quindi ha uno spazio di azione politica allargato: può fare cose per l'economia e per la gente che un governo che non ha una valuta sovrana invece non è in grado di fare.

Pensiamo a come sarebbe la gerarchia se ci fosse ancora lo standard aureo:
molti governi hanno operato in base allo standard aureo, o dell'argento, per moltissimi anni della propria storia; con lo standard aureo il governo promette di convertire la propria valuta in oro; e in questa situazione quello che troviamo in cima alla piramide non è la valuta dello Stato, ma le riserve d'oro.

Questo significa che il governo deve stare attento a quanto spende: se spende troppo della propria valuta può mettere a rischio l'intero sistema, perché può non essere in grado di convertire la valuta in oro come ha promesso; bisogna quindi limitare la spesa e limitare quello che si fa a livello politico.

I governi che operano in base allo standard aureo non hanno una valuta sovrana; secondo analoghe modalità un Paese che fissa il proprio tasso di cambio in base alla valuta di un altro Paese, come avevano fatto l'Argentina, la Russia e altri Paesi, non emette una valuta sovrana, e quindi questi Paesi debbono stare attenti a quanto spendono, debbono difendere le proprie riserve; se si promette di convertire la propria valuta nella valuta di un altro Paese c'è il rischio di bancarotta, di fallimento, ci si può trovare senza più moneta; e come si può procurarsi la valuta dell'altro Paese? È necessario avere un'eccedenza commerciale per riuscire a rimediare alla situazione: si diventa dipendenti dal resto del mondo e quindi il benessere economico viene messo a rischio e dipende da altri; la gerarchia in un Paese che opera con tassi di cambio fissi mette la valuta di qualcun altro in cima alla piramide: così si perde anche il controllo dei tassi di interesse; e questo controllo è fondamentale per poter andare avanti, è fondamentale se un Paese vuole avere un debito sostenibile e una piena occupazione.

Veniamo ora all'EURO.

L'euro non si basa su un sistema a cambio fisso, ma non è una valuta sovrana: è un caso eccezionale, un'esperienza senza precedenti, in cui la valuta è divorziata dalla nazione in cui viene usata.

L'euro praticamente è per voi, a tutti gli effetti, una valuta estera: tutti i 17 governi che utilizzano l'euro non emettono questa valuta, ma la utilizzano; quindi mancano dei poteri che invece ha lo Stato sovrano che emette una propria valuta; il Giappone, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, il Canada, l'Australia: questi sono Paesi che emettono una moneta sovrana.

L'euro non è una moneta sovrana: i governi che hanno adottato l'euro debbono prendere a prestito la valuta, debbono pagare gli interessi stabiliti dal mercato; possono rimanere senza più moneta, e quindi non hanno lo spazio di manovra politica che invece hanno i Paesi che emettono moneta sovrana.

Immaginate la gerarchia di un paese dell'eurozona come l'Italia: vedete qual è il rapporto che esiste fra governo e valuta? È completamente diverso.

L'Italia non emette la valuta che utilizza, e questo è un punto essenziale.

La moneta conta:
un governo sovrano dovrebbe detenere il controllo della valuta che si trova in cima alla piramide; se non detiene il controllo della moneta sovrana, non ha più neanche il potere di stabilire una politica ragionevole nel proprio Paese: quindi passa questo potere ai mercati di titoli, e sono i mercati che decidono quanto si può spendere, cosa si può fare.

Abba Lerner era un economista, contemporaneo di John Maynard Keynes, che aveva una visione molto chiara a questo riguardo; infatti affermava: "in virtù del suo potere di creare o distruggere moneta per ordine proprio, e del potere di togliere la moneta alla gente mediante la tassazione, lo Stato si trova in condizione di mantenere il tasso di spesa dell'economia al livello necessario per la piena occupazione".

Il problema con l'euro è che non può essere creato a piacimento: i governi debbono procurarsi gli euro da qualcun altro, e quindi hanno sacrificato la propria capacità di svolgere una politica economica sensata in tutti questi Paesi: e gli effetti si stanno delineando con grande chiarezza.

Grazie.



Edited by Arianna… - 29/4/2013, 19:08
 
Top
0 replies since 8/4/2012, 08:28   227 views
  Share