Economia e Potere

Volantini MMT, [per far conoscere la teoria in parole semplici]

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Flezza
view post Posted on 17/3/2012, 13:02     +1   -1




Incomincio a riunire qua alcuni volantini preparati da miei amici di buona volontà, destinati ad essere diffusi tra la gente per far conoscere a quante più persone possibile i punti essenziali della MMT.

Ecco il primo, preparato da Marco C. e Ilaria D.:

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Volantino_MMT.pdf ( Number of downloads: 65 )

 
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Flezza
view post Posted on 17/3/2012, 13:03     +1   -1




Segue una sintesi dell'"equazione Kelton" preparata da Arlette G., equazione che a dire il vero non ho capito, ma mi fido:

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Equazione_mmt.pdf ( Number of downloads: 62 )

 
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Flezza
view post Posted on 17/3/2012, 13:04     +1   -1




E per finire una sintesi delle ragioni della crisi italiana (ed europea) preparata da Lino "Cibernetico" Tufano:

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Quel_giorno_sul_Britannia.doc ( Number of downloads: 50 )

 
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Flezza
view post Posted on 17/3/2012, 23:33     +1   -1




Prego chi li legge di fare tutte le osservazioni del caso, per vedere se ci sono delle correzioni da fare.
Naturalmente tenete conto dello scopo per cui sono nati: divulgativo.
Per cui non ci si può aspettare chissà quali tecnicismi, né un approfondimento dei vari argomenti.
Però l'esattezza delle informazioni sì.
 
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Flezza
view post Posted on 19/3/2012, 18:54     +1   -1




Ecco un altro volantino: lira o euro?

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Lira_o_euro.pdf ( Number of downloads: 66 )

 
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Dionisio1986
view post Posted on 20/3/2012, 14:37     +1   -1




Il Britannia e quello sulla Lira li trovo piuttosto discutibili, sia nei contenuti, sia sotto il profilo comunicativo.

Quello dell'equazione non si capisce nulla, perché messa così l'equazione non è comprensibile senza fare le giuste ipotesi matematiche, che, va detto, non sono quelle scritte a commento. In realtà, per renderlo comprensibile, basterebbe riflettere sull'equazione nella seguente forma:

"Surplus privato"="Surplus pubblico"+"Surplus commercio estero"

ovvero che l'aumento di ricchezza nel settore privato è determinato dalla somma di due contributi: uno di natura pubblica e uno derivante dai profitti ottenuti negli scambi commerciali con l'estero. Il surplus pubblico che arricchisce il settore privato è dato ovviamente dalla spesa pubblica al netto delle tasse; mentre quello estero è calcolato facendo la differenza tra esportazioni e importazioni: c'è surplus se il guadagno delle esportazioni supera il costo delle importazioni.

Da qui risulta evidente che, a parità di surplus estero, se si annulla il surplus pubblico imponendo un pareggio di bilancio si avrà un aumento di ricchezza nel settore privato, proveniente solamente dal bilancio import-export, poiché il termine "surplus pubblico" andrà a zero.
Se, peggio ancora, si vuole uno Stato che sia in attivo a fine anno, significa che si avrà un impoverimento del settore privato, dal momento che il termine "surplus pubblico" diverrà negativo.
Infine, dall'equazione posta nel seguente modo, si capisce perché il pareggio di bilancio è sostenibile in Europa solo dalla Germania, la quale ha un enorme "surplus commercio estero".
 
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Flezza
view post Posted on 20/3/2012, 20:29     +1   -1




Ma guarda che detto così non è proprio per niente chiaro, Dionisio (grazie comunque del commento).

CITAZIONE
a parità di surplus estero, se si annulla il surplus pubblico imponendo un pareggio di bilancio si avrà un aumento di ricchezza nel settore privato, proveniente solamente dal bilancio import-export, poiché il termine "surplus pubblico" andrà a zero.

Cioè, detto così (con quella virgola tra "privato" e "proveniente" che depista totalmente il lettore) si capisce l'esatto opposto di quello che vogliamo dire!
Chi legge capisce che imponendo il pareggio di bilancio si ha un aumento di ricchezza nel settore privato, mentre è vero esattamente il contrario: si ha un IMPOVERIMENTO del settore privato, A MENO CHE l'impoverimento non sia compensato dal surplus estero.

E meno male che il volantino che ho postato io era poco chiaro!
Corretto come dici tu diventa semplicemente incomprensibile. <_<

P.S.: quello su "Lira o euro" è stato preparato direttamente dal gruppo MMT di Barnard.

Edited by Flezza - 21/3/2012, 02:54
 
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*altair*
view post Posted on 20/3/2012, 22:26     +1   -1




CITAZIONE (Dionisio1986 @ 20/3/2012, 14:37) 
Quello dell'equazione non si capisce nulla, perché messa così l'equazione non è comprensibile senza fare le giuste ipotesi matematiche, che, va detto, non sono quelle scritte a commento. In realtà, per renderlo comprensibile, basterebbe riflettere sull'equazione nella seguente forma:

"Surplus privato"="Surplus pubblico"+"Surplus commercio estero"

Ciao Dionisio, concordo con quanto detto da Flezza, l'equazione riportata nel volantino è corretta e scritta in modo inequivocabile. Quella che purtroppo è sbagliata è la forma in cui l'hai trascritta tu, in quanto il surplus del settore privato, in base all'equazione dei bilanci settoriali, non è dato dal surplus pubblico+surplus estero.
Se così fosse tutti i settori sarebbero in surplus.
L'equazione ci mostra chiaramente come la somma algebrica di questi settori dia come risultato zero; pertanto non potranno mai essere tutti e tre contemporaneamente in surplus o tutti e tre contemporaneamente in deficit.

Mettendo dei numeri, per fare un esempio pratico:

settore privato = +9
settore pubblico = -10
settore estero = +1

+9 -10 +1 = 0


per far sì che il settore privato sia in surplus il settore pubblico deve essere in deficit (dico il settore pubblico perché è improbabile che il settore privato venga interamente finanziato da quello estero).
 
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Dionisio1986
view post Posted on 21/3/2012, 09:58     +1   -1





Io, da buon ingegnere, volevo scrivere l'equazione senza convenzioni di segno, ma ho sbagliato a chiamare i termini "surplus", che in economia ha un significato preciso. Se uno li chiama "Variazione ricchezza" è tutto perfettamente chiaro:

"Variazione ricchezza privato"="Variazione ricchezza pubblico"+"Variazione ricchezza commercio estero"

i quali, a voler specificare, sono:

"Variazione ricchezza privato" = Risparmi - Investimenti
"Variazione ricchezza pubblico" = Spesa - Tasse
"Variazione bilancia estera commerciale" = Export - Import

Ora, economicamente parlando cerchiamo di chiarire il concetto di deficit e surplus, i quali sono relativi al sistema di controllo in cui ci si pone (da cui si guarda il problema). Prendiamo il caso del pubblico: se il termine (S-T) è positivo, cioè si ha una spesa superiore alle tasse, esso rappresenta un deficit per lo Stato, ma anche un surplus per noi, cioè per il privato; e viceversa. Nel caso dell'estero, se il termine (E-I) è positivo, cioè si hanno esportazioni superiori alle importazioni nella bilancia commerciale, allora a ciò corrisponderà un deficit per l'estero, ma di nuovo un surplus per noi, cioè il privato; e viceversa.

Mettere tutto da un lato dell'uguaglianza non permette alcuna riflessione sulla dinamica dei tre sistemi, ma fa solo vedere che si tratta di un sistema chiuso.

Se tuttavia non ti risulta ancora chiaro, ne parleremo di persona domenica (con Flezza), perché mi sono stufato di sentire ripetere a pappagallo equazioni matematiche poste nella forma meno chiara.

 
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Flezza
view post Posted on 21/3/2012, 20:09     +1   -1




Quello su cui eccepisco non è la tua formula matematica, ma il tuo italiano, Dionisio...
Rileggi la frase che ti ho messo in evidenza, guarda dove hai messo la virgola e traine le logiche deduzioni.

Non stiamo poi ripetendo a pappagallo delle formule: la formula è quella, sia che tu la scriva in un modo sia che tu la scriva in un altro.
Ragionarci su invece va benissimo: spero che lo faremo domenica...

...sempre che non andiamo a Ramengo. :rolleyes:
 
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Helettra
view post Posted on 27/3/2012, 21:58     +1   -1




Arriva da Facebook un'altra critica al volantino con l'"equazione Kelton".
Eccola qua (è di Lino Cibernetico Tufano):

CITAZIONE
Proporrei una questione alla vostra attenzione:
1) non tutte le persone sanno cosa sia un'equazione;
2) bisogna spiegare perché un'equazione è uguale a zero.
Ad esempio:
se Ricavi - Costi = Guadagno,
allora significa che:
se ricavo da una vendita 5 euro perché ho venduto dei fiori, e i fiori me li passa un contadino a 4 euro, allora
R-C=G
vede
5-4=1
Ora se porto tutto al primo membro della equivalenza ottengo
5-4-1=0
E quindi
R-C-G=0
L'equazione ricavi meno costi uguale a guadagni è quella che abbiamo spiegato con una espressione che si chiama algebrica, ossia che usa le lettere anziché i numeri, e in tal modo diviene una formula generale, qualunque siano i ricavi, i costi e i guadagni.

---------

Per quanto riguarda i conti di una nazione, tutti i capitoli di spesa dei soldi che entrano sono positivi e tutti i capitoli di spesa dei soldi che escono sono negativi.
E' come se avessimo dei serbatoi comunicanti, in cui le entrate di acqua riempiono i serbatoi e le uscite di acqua li svuotano.

L'acqua che rimane nei serbatoi è la differenza tra le entrate e le uscite, e i serbatoi sono tre:
il settore pubblico, il settore privato, il commercio con l'estero.

E' come dire che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, nel senso che se in un sistema isolato non entra e non esce nulla, la sommatoria delle variazioni mi darà sempre la stessa quantità di materia ed energia.

---------------

Com'è - allora - che uno stato può stampare moneta?

Non contraddice ciò la regola che nulla si crea e nulla si distrugge e tutto si trasforma?

No, non contraddice tale legge di conservazione, poiché la moneta non è una ricchezza essa stessa, ma lo diviene solo se qualcuno fornisce ciò che è detto controvalore.

Quindi, in definitiva, la moneta non crea il valore, ma lo misura solamente.

Facciamo un esempio.
Supponiamo che non esista moneta e vi sia solo merce.
Bene, se uno stato volesse scambiare merce senza ricorrere al baratto non potrebbe farlo, appunto perché non esiste moneta.

Ma se stampasse un pezzo di carta in cui si dice: "Lino deve avere una cassa di pomodori per ogni 10 casse di pomodori che raccoglie", e me la consegnasse alla fine della giornata, io avrei un valore (1 cassa di pomodori).
Quel pezzo di carta non "crea" la cassa di pomodori!
Io mi sono guadagnato la mia cassa di pomodori grazie al mio lavoro, e il pezzo di carta è solo un promemoria garantito dallo Stato.
Quindi il mio lavoro meno il controvalore del mio lavoro darebbe come risultato zero.

E' compito quindi di chi amministra lo Stato a nome della collettività emettere moneta in modo tale che si possa avere l'equivalente della ricchezza prodotta o del lavoro o dei servizi
.
Tale moneta può essere emessa con varie tecniche, tra cui l'emissione di titoli sovrani, grazie alle aste dei titoli pubblici e con la garanzia di una Banca Centrale che impedisca che una parte vada invenduta, poiché la Banca Centrale è pagatore di ultima istanza (garantita dallo Stato che copre il debito con la emissione di altri titoli).
Oppure si può avere la stampa diretta della moneta, come nel caso dei greenbacks di Lincoln.

L'emissione della moneta in modo indiscriminato può creare problemi?


No, se si stabilisce il quantum e la destinazione degli investimenti e se si crea un ecosistema, cioè un sistema che non saturi il pianeta, le cui risorse sono limitate, garantendo anzitutto lo spazio vitale (che alcuni classici chiamano piena occupazione) per ciascuna persona, che sia abile o disabile.

 
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Flezza
view post Posted on 4/5/2012, 23:36     +1   -1




Preparato da Lidia Riboli:

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Il_grande_imbroglio.doc ( Number of downloads: 44 )

 
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