Flezza |
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| Poi io stesso ho fatto l'avvocato del diavolo: CITAZIONE Ora faccio io l'avvocato del diavolo, Lorenzo. Tu dici: "lo stato entità "singola" spende, dal nulla, facendo un passivo che chiama debito pubblico..(poi gli possiamo cambiare anche nome per quanto mi riguarda..lo possiamo chiamare passivo di stato, o credito pubblico..) questo passivo che crea lo stato per noi altri(collettività) è un beneficio..."
Perfetto, ma ora dimmi: ad ogni passivo non corrisponde un attivo? Ad ogni debito non corrisponde un credito? E quindi: questo debito non dev'essere ripagato? E se sì, a chi? Ecco una risposta (di Lorenzo): CITAZIONE A chi? Dipende... Lo Stato emette dei titoli, chi se li prende ha il credito. Ma il punto da capire è che non è un problema per lo Stato, perché non è che finisce i soldi a un certo punto, come un uomo. Se lo Stato ha fiat money non finisce i suoi soldi, che crea dal nulla, e quindi anche il debito (che è suo e non della collettività), è un passivo, non è cioè assimilabile al debito privato. Io però continuo a fare l'avvocato del diavolo e chiedo: Ma non è che, emettendo questa "fiat money" ad oltranza, senza un limite, si finisce per svalutare completamente la moneta, riducendola praticamente a carta straccia? Non citerò l'esempio strausato di Weimar, perché lì erano in gioco componenti di varia natura non assimilabili alla situazione attuale, ma insomma, ci siamo capiti.
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