Economia e Potere

Grillo da Napolitano, [perché?]

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view post Posted on 3/7/2013, 22:02     +1   -1
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Questa notizia è meritevole della massima attenzione. Qualcosa bolle in pentola...
Ma COSA?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/03...-non-in/645390/
 
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*Robin
view post Posted on 4/7/2013, 15:33     +1   -1




QUOTE (Arianna… @ 3/7/2013, 23:02) 
Questa notizia è meritevole della massima attenzione. Qualcosa bolle in pentola...
Ma COSA?
www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/03...-non-in/645390/

L'incontro Grillo-Napolitano slitta alla settima prossima (mercoledì)
La conferma arriva via Twitter dal capogruppo Nuti. All'incontro forse parteciperà anche Casaleggio

http://www.corriere.it/politica/13_luglio_...23a5ee012.shtml
 
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view post Posted on 4/7/2013, 19:34     +1   -1
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Staremo a vedere.
Personalmente non nutro nessuna speranza, ma chissà che non mi sbagli.
 
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*Robin
view post Posted on 10/7/2013, 17:24     +1   -1




QUOTE (Arianna… @ 4/7/2013, 20:34) 
Staremo a vedere.
Personalmente non nutro nessuna speranza, ma chissà che non mi sbagli.

Credo che queste cose avrebbe potuto dirgliele per telefono visto che non è uscito niente di eclatante
scratch

Video

qui la seconda parte basata su domande e risposte (53min)
https://www.youtube.com/watch?v=IRkdq0OjwGc

Edited by *Robin - 10/7/2013, 18:34
 
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view post Posted on 10/7/2013, 17:29     +1   +1   -1
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Ormai non nutro più alcun dubbio: Grillo fa parte integrante del PUD€.
E' indecente quello che ha proposto, ancora con quella maledetta fesseria criminale della "ristrutturazione" del debito.

E il popolo italiano è fottuto.

FUORI DA QUESTA MALEDETTA EUROPA SUBITO!!!
 
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Lord Belial
view post Posted on 11/7/2013, 07:57     +1   +1   -1




CITAZIONE (Arianna… @ 10/7/2013, 18:29) 
Ormai non nutro più alcun dubbio: Grillo fa parte integrante del PUD€.
E' indecente quello che ha proposto, ancora con quella maledetta fesseria criminale della "ristrutturazione" del debito.

E il popolo italiano è fottuto.

FUORI DA QUESTA MALEDETTA EUROPA SUBITO!!!

Quoto, quando vedo queste cose mi pento di aver votato M5S, Grillo o non ci capisce una mazza di macro economia, e quindi travisa qual'è il vero problema e come risolverlo, oppure ci capisce fin troppo bene della situazione attuale e ci vuole far fessi a tutti...

Dice cose aberranti sul debito pubblico, sulla "ristrutturazione" di esso e la "ricontrattazione" dei trattati europei, ma dico io, ma secondo te se ti stanno truffando in modo così grave, ti permettono poi di andare li e sederti con loro a contrattare sulla truffa che stanno facendo ai tuoi danni ?? ma dai !!! ma questa a me sembra proprio malafede !!!

Ma come si fa dico io, come si fa !!! mi rifiuto di credere che siano così stupidi.
 
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view post Posted on 11/7/2013, 15:58     +1   -1
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Ti capisco bene, Lord Belial :), ma sediamoci un attimo a riascoltare tutto il discorso di Beppe Grillo a Napolitano e ragioniamo a mente fredda:

"Ho chiesto questo incontro, di cui la ringrazio per la sollecitudine, per esprimerle direttamente le mie preoccupazioni sulla situazione economica, sociale e politica del Paese convinto che misure urgenti e straordinarie, pari a quelle di un’economia di guerra, non possano più aspettare oltre, neppure un giorno.
L’Italia si avvia verso la catastrofe. Chi è oggi al governo del Paese è responsabile dello sfacelo, sono gli stessi che ne hanno distrutto l’economia. Questa classe politica non è in grado di risolvere alcun problema. E’ essa stessa il problema. Il Governo delle Larghe Intese, voluto fortemente da lei, tutela soltanto lo status quo e gli interessi di Berlusconi, che in qualunque altra democrazia occidentale non sarebbe ammesso ad alcuna carica pubblica, e tanto meno in Parlamento. La Nazione è una pentola a pressione che sta per saltare, mentre, ormai da mesi, il Governo Letta si balocca con il rinvio dell’IMU e la cancellazione di un punto dell’IVA senza trovare una soluzione. I numeri dello sfacelo sono sotto gli occhi di chiunque voglia vederli, e sono drammatici. Il tasso di disoccupazione più alto dal 1977, il crollo continuo della produzione industriale, che si attesterà a meno tre per cento nel 2013, la continua crescita del debito pubblico che è arrivato a 2.040 miliardi di euro, il fallimento delle imprese che chiudono con il ritmo di una al minuto, una delle tassazioni più alte d’Europa, sia sulle imprese che sulle persone fisiche, gli stipendi tra i più bassi della UE, il crollo dei consumi, persino degli alimentari, l’indebitamento delle famiglie. E’ una Caporetto e sul Piave non c’è nessuno, sono tutti nei Palazzi a rimandare le decisioni e a fare annunci. Il Parlamento è espropriato dalle sue funzioni, la legge elettorale detta Porcellum è incostituzionale e i parlamentari sono stati nominati a tavolino da pochi segretari di partito. Il Governo fa i decreti legge senza che sia dato il tempo minimo per esaminarli e il Parlamento approva a comando. Non siamo più da tempo una repubblica parlamentare, forse neppure una democrazia.
Il debito pubblico ci sta divorando, paghiamo di interessi circa 100 miliardi di euro all’anno, che crescono ogni giorno. Solo quest’anno per non fallire dovremo vendere 400 miliardi di euro di titoli. Le entrate dello Stato sono di circa 800 miliardi all’anno, un euro su otto serve a pagare gli interessi sul debito. Né Berlusconi, né Monti, né Letta hanno bloccato la spirale del debito pubblico, che cresce al ritmo di 110 miliardi all’anno. Gli interessi sul debito e la diminuzione delle entrate fiscali, dovute al fallimento di massa delle imprese, alla disoccupazione e al crollo dei consumi, rappresentano la certezza del prossimo default.
Non c’è scelta. Il debito pubblico va ristrutturato. Gli interessi annui divorano la spesa sociale, gli investimenti, la ricerca. E’ come nella Storia Infinita, dove il Nulla divorava la Realtà: l’interesse sul debito sta divorando lo Stato Sociale. Si può rimanere nell’euro, ma solo rinegoziando le condizioni. O attraverso l’emissione di eurobond che ritengo indispensabile o, in alternativa, con la ristrutturazione del nostro debito, una misura che colpirebbe soprattutto Germania e Francia che detengono la maggior parte del 35% dei nostri titoli pubblici collocati all’estero. Non possiamo fallire in nome dell’euro. Questo non può chiederlo, né imporcelo nessuno. A fine 2011 i titoli di Stato italiani presenti in banche o istituzioni estere erano il 50%, le nostre banche grazie al prestito della BCE dello scorso anno, prestito garantito dagli Stati e quindi anche da noi, si sono ricomprati circa 300 miliardi dall’estero, tra titoli in scadenza e rimessi sul mercato, questo invece di dare credito alle imprese. E siamo scesi al 35%. E’il miglior modo per fallire. Quando ci saremo ricomprati tutto il debito estero e non avremo più un tessuto industriale collasseremo e la UE rimarrà a guardare, come è successo in Grecia. Ora disponiamo di un potere contrattuale, ora dobbiamo usarlo.
L’Italia ha l’assoluta necessità di aiutare le imprese con misure come il taglio dell’Irap, una tassazione al livello della media europea, con servizi efficienti e meno costosi, con la protezione del Made in Italy assegnato solo a chi produce in Italia e con l’eventuale applicazione di dazi su alcuni prodotti. Allo stesso tempo è urgente l’introduzione del reddito di cittadinanza, nessuno deve rimanere indietro. Ci preoccupiamo dei problemi del mondo quando non riusciamo ad assistere gli anziani e non diamo possibilità di lavoro ai nostri ragazzi che devono emigrare a centinaia di migliaia.
Reddito di cittadinanza e rilancio delle PMI sono possibili da subito con il taglio ai mille privilegi e alle spese inutili. Ne elenco solo alcuni.
Eliminare le province, portare il tetto massimo delle pensioni a 5.000 euro, tagliare finanziamenti pubblici ai partiti e ai giornali, riportare la gestione delle concessioni pubbliche nelle mani dello Stato, a iniziare dalle autostrade, perché sia l'Erario a maturare profitti e non aziende private come Benetton o, dove questo non sia possibile, ridiscutere le condizioni, eliminare la burocrazia politica dalle partecipate dove prosperano migliaia di dirigenti, nazionalizzare il Monte dei Paschi di Siena, eliminare ogni grande opera inutile come la Tav in Val di Susa e l'Expo di Milano, ridurre drasticamente stipendi e benefit dei parlamentari e di ogni carica pubblica, cancellare la missione in Afghanistan, fermare l'acquisto degli F35. Potrei continuare a lungo. Queste misure non possono essere prese dall’attuale classe politica perché taglierebbe il ramo su cui si regge.
Questo Parlamento non è stato eletto dagli italiani, ma dai partiti e dalle lobby. Non può affrontare una situazione di emergenza nazionale, di economia di guerra, perché deve rispondere ai suoi padrini, non ai cittadini.
Le chiedo perciò di fare abrogare l’attuale legge elettorale in quanto incostituzionale, di sciogliere il Parlamento e di ritornare alle urne. L’autunno è alle porte insieme al probabile collasso economico. I problemi si trasformeranno da politici a sociali, probabilmente incontrollabili. Non c’è più tempo. Lei ha volutamente tenuto sulle sue spalle grandi responsabilità quando avrebbe potuto e forse dovuto declinarle. Lei è ormai diventato lo scudo, il parafulmine di partiti che non hanno saputo né governare, né riformarsi e da ritenersi, nel migliore dei casi, degli incapaci. Non è questo il suo compito, ma quello di rappresentare gli interessi del popolo italiano."
Beppe Grillo"


Ora, in tutto questo discorso, contenente svariate idiozie macroeconomiche (tipo il taglio delle province, e più in generale in concetto ossimorico di "taglio-le-spese-per-rilanciare"), c'è però un passaggio interessante, che può in qualche modo essere condiviso; ed è questo:

"Si può rimanere nell’euro, ma solo rinegoziando le condizioni. O attraverso l’emissione di eurobond che ritengo indispensabile o, in alternativa, con la ristrutturazione del nostro debito, una misura che colpirebbe soprattutto Germania e Francia che detengono la maggior parte del 35% dei nostri titoli pubblici collocati all’estero. Non possiamo fallire in nome dell’euro. Questo non può chiederlo, né imporcelo nessuno.
A fine 2011 i titoli di Stato italiani presenti in banche o istituzioni estere erano il 50%
, le nostre banche grazie al prestito della BCE dello scorso anno, prestito garantito dagli Stati e quindi anche da noi, si sono ricomprati circa 300 miliardi dall’estero, tra titoli in scadenza e rimessi sul mercato, questo invece di dare credito alle imprese. E siamo scesi al 35%. E’ il miglior modo per fallire. Quando ci saremo ricomprati tutto il debito estero e non avremo più un tessuto industriale collasseremo e la UE rimarrà a guardare, come è successo in Grecia. Ora disponiamo di un potere contrattuale, ora dobbiamo usarlo."


C'è qualcosa di sensato in questa proposta. E ti dirò di più: un vero PUDE non avrebbe messo gli Italiani in guardia contro questa evenienza. Avrebbe aspettato che noi, da quei fessi che siamo, ci fossimo ricomprati TUTTO il nostro debito (come suggeriscono alcuni sciagurati imbecilli), per poi farci rimanere col cerino acceso in mano.
 
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Lord Belial
view post Posted on 11/7/2013, 17:25     +1   -1




Si ok, l'Italia ha (avrebbe) sicuramente un potere contrattuale superiore a qualunque altro paese dell'unione monetaria, sicuramente potrebbe sedersi al tavolo del comando e farsi rispettare ridiscutendo i trattati e in particolare la parte economico/monetaria di essi, dal quale poi dipende tutto il resto.
La Germania soprattutto sarebbe distrutta da una nostra eventuale uscita e lo sa bene, ecco perchè tentano in tutti i modi di non far fallire il progetto criminale messo in atto dalle elite e sfruttato tanto bene da loro.
Ma la nostra classe politica è completamente asservita, basti vedere chi si è alternato al governo ultimamente, tutti membri di Bilderberg, Trilateral, Aspen, ministri che sono banchieri, politici "tecnici" non eletti da nessuno che fanno interessi di grandi gruppi bancari (es. Goldman Sachs ecc..), chi non si allinea a questo progetto viene fatto fuori, Berlusconi ne è un esempio lampante, ma anche i politici della prima repubblica hanno subito tale sorte (vedi mani pulite)

Chiunque votiamo, comunque vada siamo fregati !!! ad oggi io non vedo un referente politico che si contrappone veramente contro i poteri forti, quelli che comandano realmente la nostra vita e non i ladri di polli (come dice Barnard) ai quali corre dietro il M5S.
siamo sotto un colpo di stato permanente da parte della grande finanza speculativa internazionale e dei grandi gruppi industriali neomercantili europei, i politici non sono altro che i loro camerieri, i loro complici, più o meno consapevoli di esserlo.

Serve tornare ad avere sovranità monetaria e quindi anche politica, oggi più che mai, il resto sono solo delle soluzioni temporanee, delle false soluzioni, delle NON soluzioni a questo progetto criminale messo in atto scientificamente contro di noi.

LORO non hanno interesse a cambiare questo stato di cose, a differenza nostra.
 
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view post Posted on 15/7/2013, 18:54     +1   -1
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Che ti devo dire, Lord?
La penso esattamente come te. Hai detto tutto quello che c'era da dire sull'argomento.
 
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8 replies since 3/7/2013, 22:02   70 views
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