Economia e Potere

Il memorandum di Lewis Powell, [come il capitalismo USA neutralizzò il Sessantotto]

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Arianna…
view post Posted on 9/3/2013, 16:25 by: Arianna…     +1   -1
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L'Apatia e le Mancanze del Business
Qual è stata la risposta del business a questo massiccio assalto ai suoi fondamenti economici, alla sua filosofia, al suo diritto di continuare a gestire i propri affari e quindi alla sua integrità?
La dolorosa triste verità è che il business, inclusi i consigli di amministrazione e i maggiori dirigenti di grandi e piccole compagnie e organizzazioni a tutti i livelli, spesso hanno risposto, se non del tutto, con la riappacificazione, l’inettitudine e ignorando il problema. Ci sono certo molte eccezioni a questa radicale generalizzazione. Ma l’effetto netto di queste risposte è stato di fatto scarsamente visibile.
In tutta franchezza, deve essere riconosciuto che gli imprenditori non sono stati addestrati o equipaggiati per condurre questa guerrilla con quelli che fanno propaganda contro il sistema, cercando insidiosamente e costantemente di sabotarlo. Il ruolo tradizionale dei dirigenti è stato quello di gestire, di produrre, di vendere, di creare lavoro, di fare profitti, di migliorare lo standard di vita, di essere guide della comunità, di servire nei consigli degli istituti di carità ed educativi, ed in generale di essere buoni cittadini. Questi hanno portato avanti i loro compiti molto bene. Ma hanno mostrato poco stomaco per confronti aspri con i loro critici, e scarse abilità in efficaci dibattiti intellettuali e filosofici.
Un editoriale recentemente apparso sul Wall Street Journal era intitolato: “Un appunto alla GM: Perché non controbattere?” (10) Anche se indirizzato alla GM, l’articolo era un avvertimento a tutte le aziende americane. L’editorialista St. John scriveva: “La General Motors, come tutte le aziende americane in generale, è “chiaramente nei guai” perché un bromuro intellettuale è stato sostituito a una chiara esposizione del proprio punto di vista.”



La sede della General Motors a Detroit

Il Sig. St. John ha quindi commentato la tendenza dei leader d’affari a scendere a compromessi e a placare le critiche. Egli cita le concessioni che Nader ha ottenuto dal management, e parla di “visione fallace che molti imprenditori hanno verso i loro critici.” Egli traccia un parallelo con la tattica errata di molti presidi dei college: “I presidi hanno imparato troppo tardi che la pacificazione serve a distruggere la libertà di parola, la libertà accademica e le borse di studio genuine. La concessione di una richiesta radicale di un campus da parte dei direttori non poteva che dare dei frutti che ben presto sarebbero cresciuti fino ad equivalere a una richiesta di resa senza condizioni.”
Non è necessario essere pienamente d’accordo con il Sig. St. John. Ma la maggior parte degli osservatori concorderà che l’essenza del suo messaggio è il tono. Il business americano è “chiaramente nei guai”; la risposta all’ampio ventaglio di critiche è stata inefficace, ed ha incluso la pacificazione; è venuto il momento, anzi era atteso da tempo, per la saggezza, l’ingegno e le risorse del business americano di essere radunate contro quelli che vorrebberlo distruggerlo.

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(10) Jeffrey St. John, The Wall Street journal, 21 Maggio 1971.

Edited by Arianna… - 10/3/2013, 15:58
 
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