Economia e Potere

Lettera di scuse di Paolo Barnard, [nei confronti del Gruppo MMT]

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Helettra
view post Posted on 18/9/2012, 11:26 by: Helettra     +1   -1




Come qualcuno saprà, Paolo Barnard ha duramente "scomunicato" una parte del gruppo MMT che lo segue e lo sostiene da mesi, "reo" a suo dire di incapacità organizzativa.
La mossa, ed i toni usati, sono stati giudicati da molti (me compresa) del tutto improvvidi, specie nell'imminenza dei due Summit MMT di ottobre, che rischiano in tal modo di saltare, oltre che ingiusti: c'è gente, in quel gruppo, che lavora GRATIS da mesi 12-14 ore al giorno per la promozione della MMT.

In qualche modo si dev'essere reso conto dell'ingiustizia anche lui, che infatti ha scritto una lettera di scuse nel suo blog.
La lettera è sparita, ma qualcuno l'ha saggiamente conservata.
Eccola:

Parliamo di cose umane, e come tali misere e dolenti. Io per primo (@DemMMT).

Tutto il movimento italiano della MMT è in queste ore scosso dalla polemica e dai veleni dei dissidi interni al gruppo DemocraziaMMT, e da quelli fra me e alcuni di loro, in particolare Shirin Chehayed, Walter Impellizzeri, e Fiore Ranauro. Dentro a questa melassa maleodorante sono stati trascinati gli imprenditori di REIMPRESA condotti da Rossella Giavarini. Ne è scaturito un caos. Di chi è la colpa? E’ mia. E non lo dico con finta penitenza. E’ mia sopra a quella di chiunque altro.

E’ impossibile lavorare con me. Sono un pilone dell’alta tensione vivente, e chi si avvicina rimane fulminato. Spesso ho ragione, qualche volta però sbaglio anch'io, ma non importa ora. Ciò che importa è che le mie reazioni sono sempre micidiali. Scateno quindi emozioni estreme. Mi dispiace vedere Walter Impellizzeri in difficoltà adesso, Walter ha sbagliato un paio di cose mica da poco, ma fra l’altro non era lui quello che ha seminato ansia in REIMPRESA, mi fu passata l’informazione sbagliata. Tipico: Barnard parte fulmineo col remo di Caronte. Shirin di certo si sente violentata da me, credo che sia stato vero in un certo senso, ma ha pestato diverse cacche non da poco anche lei. L’ho travolta nelle sue esitazioni, e le ho sbattuto in faccia ruggendo le meschinerie (alcune parecchio brutte) che combinava, oltre alla sua invadenza intollerabile. Magari se usavo altre maniere, e poi uno non è colpevole di ciò che è, a pensarci bene. Santolamazza mi ammirava, ora mi detesta. E la lista in quel gruppo e nei gruppi territoriali di chi ha simili sentimenti è lunga, mi sa.

E’ vero, ho aperto le ire del cielo su tantissimi che in questi anni mi hanno seguito, non ho avuto riguardo per nessuno, men che meno per quei 2180 che mi hanno applaudito per tre giorni a Rimini in febbraio. L’ho sempre ritenuto giusto, perché era quello che pensavo di quei 2180. Io volevo i 300. Ma invece siamo uomini e donne, nasciamo imperfetti, non è giusto che uno degli imperfetti solo perché in certi ambiti ha saputo essere più coraggioso si permetta di fustigare chi in quegli ambiti non è come lui (questo vale per tutti eccetto Zezza, Cesaratto e gli altri economisti eterovilgliacchi italiani). Io ho parti di me che sono pateticamente fragili, per fortuna che non ho nella mia vita un Barnard che mi prende a sberle coi cavi dell’alta tensione su quelle mie fragilità. (cioè, ce l’ho, sono io stesso, ma almeno non è una persona esterna a me)

E allora cosa devo dire? Che mi dispiace per i danni fatti. Magari qualcun altro là fuori dovrebbe dispiacersi per i danni che lui/lei ha fatto. E allora cosa dire? Questo: mi assumo la responsabilità dei miei sbagli, ne subisco ora le conseguenze per primo. Le accetto, per il semplice fatto che io sono così e non posso essere diverso. Sempre meglio starmi a distanza, non coinvolgermi nei gruppi, e io devo smettere di crearli, non li so gestire.
E poi i 300 sono un parto della mia speranza, del tutto sciocca, mi scuso anche di questo.

PB
 
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2 replies since 18/9/2012, 11:26   455 views
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