Una immagine vale più di mille parole, Come la spesa a deficit dello stato corrisponde a ricchezza nel settore privato

Poco da dire.

La spesa a deficit del settore pubblico in uno stato a moneta sovrana E' la ricchezza del settore privato.



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Fonte: http://pragcap.com/sectoral-balances-and-the-united-states

Lampante.

Parrebbe proprio inoppugnabile.
Ma nella discussione sull'inflazione vedrete che per moltissimi non lo è.
Come combattere questa radicata convinzione che il debito sia sempre una povertà e non, talora, una ricchezza?

A furia di pazienza e spiegazioni tranquille, come stai facendo

Senza incazzarsi, come fanno molti e senza prendere per il culo nessuno.

Le mie due affermazioni sopra possono sembrare minuscoli e inutili tentativi di argomentare, in realtà contengono la sintesi di alcune tecniche comunicative che condivido.

Aggiungo, dopo aver letto la discussione su IPGC: senza neanche impazzire dietro a chi ha più confusione in testa che concetti.

Non è che si può passare tutta la giornata a spiegare economia, politica o storia a tutti e sbrogliare la matassa di errori concettuali che molti hanno nel cervello.

Un conto è dare spazio a chi vuole capire, dare la possibilità a tutti di esprimersi, cercare di essere solidali anche con chi fa fatica e lasciare libertà di espressione a tutti, un conto è perdere 5 ore a parlare con una persona che o non vuol capire o ha il suo cervello talmente imbevuto di stronzate che non riesce più a distinguere la realtà dalla fantasia.

In ordine di importanza, prima viene il costituire una solida base di persone motivate e competenti. Poi viene il salvare dalla follia l'ultimo laggiù in fondo che straparla degli ufo come causa della crisi. In mezzo, ci sta anche l'aver voglia di far capire qualcosa a qualcuno, ma ci deve essere una base di capacità cognitiva, intellettiva e culturale.

Se il tuo problema è la fame, non ti metti a coltivare pomodori sugli scogli al mare, no? Ti cerchi un terreno e ci pianti quaranta piantine. Poi, quando ne hai a stufo, magari vedi anche di coltivarle sugli scogli, così magari anche il marinaio ne può mangiare un paio freschi.